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Giunto alla sua trentesima edizione il premio “Una vita nella musica”, fondato nel 1979 da Bruno Tosi per celebrare le personalità più illustri della scena musicale internazionale, è stato consegnato in questo 2017 a Sir John Eliot Gardiner, in queste settimane al Teatro la Fenice per l’eccezionale presentazione della trilogia monteverdiana. Nelle motivazioni del premio si legge peraltro che: “dev’essere prima di tutto sgomberato l’equivoco che il Maestro inglese sia un interprete ‘specializzato’ nella musica antica”. “In realtà – si sottolinea – Sir Gardiner attraversa da mezzo secolo la scena artistica internazionale in maniera del tutto originale, senza dogmi né pregiudizi, interpretando con lo stesso inestinguibile amore per il far musica lavori di ogni epoca e genere, dalla musica sacra all’opera, dal poema sinfonico alle grandi forme strumentali della musica assoluta. Sir John è stato folgorato da ragazzo dall’ascolto dei Vespri della Beata Vergine di Monteverdi, che hanno rivelato al promettente studente di Cambridge l’infinita ricchezza di sfumature del suono, e la potenza espressiva del chiaroscuro della voce umana e del timbro degli strumenti. Non a caso, il primo organismo musicale creato da Gardiner, oltre 50 anni fa, porta il nome di Monteverdi, un autore che continua a rimanere al centro del suo Pantheon artistico”. Assegnato anche il premio per i giovani che stanno emergendo nel panorama internazionale Nel percorso musicale del Maestro Gardiner non si possono dimenticare le sue esecuzioni di Johann Sebastian Bach, al quale il direttore ha dedicato un’estesa monografia tradotta in italiano nel 2015 da Einaudi col titolo “La musica nel castello del cielo”, e gli allestimenti delle opere di Mozart. Ma anche le sue esperienze con l’Orchestre Revolutionnaire et Romantique e le interpretazioni della musica di Berlioz e dei musicisti romantici. Il comitato scientifico formato da Mario Messinis (presidente), Oreste Bossini, MassimoContiero, Andrea Estero, Gian Paolo Minardi, Giorgio Pestelli e Francesca Valente ha inoltre assegnato alla musicologa Liana Püschel, al gruppo Mdi Ensemble e al compositore Daniele Ghisi il Premio Una vita nella musica Giovani, categoria speciale dedicata alle nuove generazioni della quale si è celebrata quest’anno la quinta edizione.