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«Senza soluzioni su sicurezza, immigrazione, disoccupazione o cambiamento climatico, saranno le sirene populiste a colmare il vuoto»: il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, ha aperto con queste parole la Conferenza di alto livello sulla migrazione, tenutasi a Bruxelles. Solo tra il 2015 e il 2016 sono stati 2,5 milioni i richiedenti asilo nell'UE. Lo scorso anno oltre 360.000 migranti sono arrivati in Europa attraverso il Mediterraneo e sono 1.990 le persone morte o disperse in mare. L’evento ha riunito oltre 700 partecipanti che si occupano di migrazione a tutti i livelli, dall'immigrazione irregolare alla promozione dell'integrazione, dalle cause fondamentali della migrazione allo smantellamento delle reti di contrabbandieri criminali. Erano presenti alla conferenza anche i parlamentari europei, il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, l'Alta rappresentante dell'Unione europea Federica Mogherini, il membro della Commissione europea per la migrazione Dimitris Avramopoulos e gli alti funzionari politici dalla Grecia e dalla Libia. Una sicurezza ‘europea’ con la condivisione delle informazioni e delle tecnologie Il presidente Tajani ha accusato i populisti di «seminare sdegno e paura e di creare l’illusione di potersi chiudere dentro muri e frontiere, lasciando i problemi alla porta». «Tutte le istituzioni UE – ha affermato Tajani – sono chiamate a decidere senza indugio sulla riforma del diritto di asilo: serve una strategia europea che vada alla radice dei problemi. Dinanzi al verificarsi di attentati ormai quasi quotidiani, il terrorismo è sempre più in cima alle preoccupazioni degli europei. La vera sicurezza dipende dalla capacità di collaborare, di fidarci gli uni degli altri, del condividere banche dati e informazioni, tecnologie e scambi di buone pratiche, nel coordinamento tra le intelligence europee e quelle dei paesi terzi».