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Un anno e mezzo fa avevano annunciato la trasformazione ecologica del packaging aziendale, grazie ad ingegnose soluzioni come “dBase”, un innovativo tubo in cartone a lunghezza variabile, chiuso da un nastrino in carta riciclabile così come l’etichetta; per questo, oggi possono annunciare di avere risparmiato, in un anno, 1.500.000 confezioni di plastica, che diverranno 2 milioni nel 2026: il tutto accade nell’head quarter di Idrobase Group, azienda padovana, leader internazionale nell’utilizzo delle tecnologie dell’acqua in pressione. Ad oggi, ma il dato è in crescita, ogni cittadino comunitario smaltisce annualmente circa 36 chilogrammi di imballi in plastica, di cui solo il 40% viene riciclato; tale processo, infatti, presenta non poche criticità, perché la plastica riciclata non torna materia prima, ma per essere utilizzabile deve essere miscelata con una significativa percentuale di plastica nuova, prodotta da idrocarburi. “Ognuno deve fare la propria parte per il benessere del Pianeta – dichiara il contitolare, Bruno Gazzignato - Noi lo facciamo anche riducendo il numero degli imballaggi destinati ad accogliere pezzi e minuterie di ricambio: fatti in cartone riciclabile, i nuovi contenitori sono prodotti a chilometri zero, valorizzando il tessuto produttivo locale.” Ma non è questo l’unico traguardo raggiunto dal gruppo veneto: a Borgoricco, sede centrale della “multinazionale tascabile”, è stata infatti annunciata la nascita di Idrobase Grecia per la distribuzione degli impianti di nebulizzazione ed abbattimento delle polveri. “E’ un mercato vergine – commenta Bruno Ferrarese, l’altro contitolare di Idrobase Group – Uscita dalla terribile crisi di qualche anno fa, la Grecia ha notevoli margini di crescita. E’ un’importante scommessa di fronte alla crisi mondiale del mercato del nostro settore, caratterizzata da una sovraproduzione stimabile nel 50%, causa di crollo nei prezzi e nella qualità dei prodotti. In questo quadro bisogna posizionarsi velocemente con prodotti innovativi, gli unici in crescita nel volume d’affari.” Per questo, dalla fine dell’estate, la dinamica realtà imprenditoriale, la cui metodologia produttiva è in trasformazione grazie al metodo Lean, è già stata presente ad appuntamenti fieristici in Algeria, Germania, U.S.A., Romania; la vera sfida però è all’orizzonte. “Dal 22 al 24 Ottobre parteciperemo al salone Interclean di Shanghai, cioè affronteremo i principali competitors a casa loro – annuncia Ferrarese - In quella occasione presenteremo nuovi prodotti, frutto del made in Italy. Sarà un test probante per la risposta del mercato, che si troverà di fronte un’autentica sorpresa: la definiamo un’ostrica con la perla dentro ed in Italia sarà disponibile dalla prossima edizione di Ecomondo.”