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Un progetto di massima entro 30 minuti dalla richiesta, grazie ad un proprio server, che “fotografa”, anticipandole, le esigenze del cliente: è questo l’avveniristico obbiettivo (previsto entro Giugno) dell’applicazione dell’Intelligenza Artificiale in Idrobase Group, azienda leader internazionale nelle tecnologie dell’acqua in pressione e che ha presentato i 5 pilastri, su cui sta “reinventandosi”, sviluppando il metodo Lean così come analizzato nella tesi, con cui Federico Masini ha vinto il premio “Valori d’Impresa” di Confindustria Veneto Est. L’IA, che si sta addestrando, sarà presente anche nel nuovo gestionale (Product Information Management), automatizzando la gestione delle richieste dei clienti. Ciò, unitamente all’efficientamento del processo produttivo, permetterà di “liberare” il 30% della forza lavoro da destinare così a ricerca e sviluppo, nonché alla produzione interna di componenti. “Lo scopo della nostra ottimizzazione aziendale non è risparmiare, ma valorizzare il capitale umano, creando le condizioni, anche dal punto di vista logistico ed ambientale, perché possa esprimersi al meglio” precisa Bruno Ferrarese, Contitolare dell’azienda con sede a Borgoricco, in provincia di Padova. Non a caso, infatti, il quarto pilastro, su cui fonda l’Idrobase 3.0, è la forza del team, già oggi protagonista, in azienda, dell’epocale passaggio dalla logica della catena di montaggio a quella del lavoro integrato per oasi produttive. “Sviluppiamo così un approccio dedicato ad ogni singolo prodotto, aumentando la soddisfazione di lavoratori e lavoratrici, migliorandone le performances e riducendone lo stress” evidenzia Bruno Gazzignato, l’altro Contitolare. I primi tangibili risultati riguardano l’innovazione di prodotto con l’ingresso di Idrobase Group nella produzione diretta di pompe (“Dolly Pumps”). “Arrivati ad essere i primi al mondo nei ricambi per idropulitrici, abbiamo deciso di metterci in gioco, creando il cuore delle macchine, riuscendo a garantire la qualità del Made in Italy ad un prezzo competitivo con i concorrenti seriali” aggiunge Bruno Ferrarese. Rinata dopo il disastroso incendio di tre anni fa, l’azienda veneta si conferma così protagonista del cambiamento nel settore delle tecnologie per l’acqua in pressione sui mercati globalizzati.