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Fallimento Aiazzone: clienti truffati, cosa fare

28/04/2011
“Gli avvocati dell’Adico a disposizione per assistere nella domanda di insinuazione al passivo. Chi ha un contratto con la finanziaria e non paga non sarà segnalato come cattivo pagatore”. Il Tribunale di Torino la scorsa settimana ha dichiarato il fallimento di Panmedia, la società alla quale fa capo Aiazzone dall’estate 2010. E ora per le migliaia di clienti vittime del mobilificio si apre la possibilità di inserirsi nella lista dei creditori, per provare a ottenere il risarcimento di quanto pagato: l’Adico da oggi e fino al 23 maggio è a disposizione per accogliere nuove richieste di assistenza, mentre procederà in automatico con chi già aveva formalmente aderito alla proposta di class action. E uno spiraglio di luce si apre anche per quanti avevano acceso un finanziamento e che da mesi, se non anni, continuano a versare le rate senza aver mai ricevuto neanche un pensile, o comunque una parte minima dell’ordine di cucine e camerette: Fiditalia infatti ha risposto a uno dei clienti che si erano appoggiati all’Adico autorizzandolo a sospendere il pagamento e impegnandosi pure a cancellare la segnalazione al Crif. Un precedente importante che aiuterà i cittadini gabbati da Aiazzone ad affrontare con un po’ di serenità in più il lungo iter fallimentare.

L’Adico Associazione difesa consumatori di Mestre, da mesi in prima fila sul territorio e nel resto d’Italia a fianco dei clienti che hanno versato acconti importanti e quindi acceso finanziamenti – se non pagato l’intero importo sull’unghia – e non si sono mai visti consegnare i mobili acquistati, alla luce degli ultimi sviluppi sta già lavorando per dare nuova assistenza alle decine di associati truffati da Aiazzone. Quello che ora si deve fare per ogni singolo caso è la domanda di insinuazione al passivo, in altre parole la richiesta di rimborso di quanto pagato: i legali dell’Adico sono a disposizione fino al 23 maggio per accogliere nuove richieste di assistenza per questo tipo di pratica. Per le circa 30 persone che avevano già formalmente aderito alla proposta di istanza di fallimento, l’insinuazione procederà in automatico grazie all’impegno dell’ufficio legale di via Volturno. Per procedere con la domanda di insinuazione al passivo comunque c’è tempo fino a 30 giorni prima dell’udienza per la verifica dello stato passivo fallimentare (fissata per il 20 ottobre prossimo), quindi fino al 20 settembre 2011.

Sul fronte finanziarie invece una buona notizia si può dare fin da subito e arriva da Fiditalia, la principale società a cui Aiazzone prima e Panmedia poi si sono appoggiate: in caso di mancata consegna totale della merce acquistata o di un “inadempimento grave da parte del fornitore” (cioè la maggior parte dei mobili mai arrivata) la finanziaria autorizza a sospendere il pagamento delle rate, promette la restituzione di quelle già pagate e cancella eventuali informazioni negative sui sistemi di informazione creditizia (Crif). Gli acquirenti più “fortunati”, che avessero ricevuto una consegna parziale dei beni, possono comunque appoggiarsi all’Adico per cercare una soluzione con la finanziaria, che si dice disponibile a trovare “un accordo soddisfacente”.

Per qualsiasi informazione i legali dell’Adico sono a disposizione per assistere i consumatori in questa procedura. Per informazioni: www.associazionedifesaconsumatori.it, info@associazionedifesaconsumatori.it o 041.5349637.

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