Olga Pegoraro, confermata presidente A.G.C.I. Veneto
Anche qui la crisi ha creato selezione, eliminando le società meno strutturate, ma costringendo le altre a rafforzarsi: per questo A.G.C.I. Veneto, pur avendo ridotto il numero complessivo delle cooperative associate, presenta oggi un giro di affari consolidato.
Fra i più urgenti problemi sul tappeto, A.G.C.I. Veneto indica la presenza delle cooperative “spurie”, che inquinano un mercato, condizionato dagli appalti al massimo ribasso ed i ritardi nei pagamenti da parte degli enti pubblici, i cui effetti si riverberano anche sui privati.
Positivo è il giudizio sull’operatività di BancaAGCI, al cui capitale (12 milioni di euro), il Veneto partecipa come terza regione d’Italia.
Forte resta l’attenzione alla globalizzazione dei mercati: A.G.C.I. Veneto partecipa alle strutture comunitarie ed internazionali di interesse cooperativo ed a missioni rivolte all’export.
All’orizzonte, infine, c’è l’Alleanza delle Cooperative Italiane, che vede impegnata A.G.C.I. insieme a Confcooperative e Legacoop. “Il primo risultato – dichiara Olga Pegoraro - è stato un indubbio miglioramento delle relazioni fra centrali cooperative. Per aver successo, però, il cammino dovrà essere fatto nella dignità e nel reciproco rispetto, pena una dirompente rottura, che ci porterebbe ancora più distanti di quanto non lo siamo stati negli anni trascorsi.”