“Mister PMI”: per l'Italia Giuseppe Tripoli
Il Commissario europeo Antonio Tajani, responsabile per l'Industria e l'imprenditoria, ha affermato: “I nuovi rappresentanti delle PMI assicureranno che le amministrazioni "pensino prima in piccolo" e tengano conto degli interessi delle PMI allorché elaborano nuove leggi e nuovi regolamenti. Mi attendo molto da loro per creare un sistema favorevole alle piccole imprese, consentendo loro di valorizzare appieno le loro grandi potenzialità occupazionali e di crescita."
L'iniziativa fa parte dello Small Business Act, che da due anni fissa le regole dell'azione europea a favore delle PMI. Tra le altre azioni intraprese c'è, ad esempio, la nuova direttiva contro i ritardi dei pagamenti che obbligherà la pubblica amministrazione, ma anche le imprese private, a pagare le fatture ai fornitori entro 30 giorni dalla loro emissione, o 60 in casi particolari.
Lo Small Business Act ha già contribuito a ridurre gli oneri regolamentari, ha erogato finora finanziamenti a 110.000 piccole e medie imprese, mentre altre 200.000 dovrebbero beneficiare delle garanzie europee per i crediti bancari per le PMI e del sistema di capitale di rischio entro il 2012. Oltre alla questione dei ritardi dei pagamenti, lo SBA ha proposto soluzioni pratiche anche sull'accesso delle PMI agli appalti pubblici.
Anche a livello nazionale, molti Paesi UE hanno agito in questo contesto: il costo e i tempi per la costituzione di un'impresa sono scesi, in media, da 12 giorni e 485 euro nel 2007 a 7 giorni e 399 euro nel 2010, e molte misure hanno accresciuto l'accesso delle PMI al credito e avviato sistemi di internazionalizzazione. Occorre però fare ancora di più. I neodesignati rappresentanti delle PMI dovrebbero concentrare e accelerare le azioni a livello nazionale. È quindi dall'Europa che giungono forti stimoli per i 23 milioni di piccole e medie imprese dell'Europa, che sono al cuore dell'economia e della società: ad esse corrispondono il 98% delle imprese e due terzi dell'occupazione privata complessiva.