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Bulgaria e Romania pronte per aderire all'area Schengen

09/06/2011
Bulgaria e Romania pronte per aderire all'area SchengenIl Parlamento europeo ha appena dato il via libera all'entrata di Bulgaria e Romania nello spazio Schengen, l'area europea di libera circolazione. Secondo i deputati europei, in base alle relazioni presentate i due Paesi soddisfano le condizioni necessarie ad entrare nella zona europea senza frontiere, tuttavia, il Parlamento di Strasburgo dovrà essere informato sulle ulteriori misure da adottare nell'area tra Bulgaria, Turchia e Grecia per poter rispondere al possibile forte incremento della pressione migratoria.

Il parere del Parlamento europeo sarà ora inviato ai ministri dell'Interno dell'UE. Ci sono ancora alcune questioni aperte che in futuro dovranno essere seguite da vicino con regolarità, ma non costituiscono piùun ostacolo alla piena adesione a Schengen di Bulgaria e Romania. L'area Bulgaria-Turchia-Grecia rappresenta una delle zone più sensibili delle frontiere esterne dell'UE, e per questo la Bulgaria dovrà adottare alcune misure addizionali, vale a dire un piano speciale contenente le azioni da attuare al momento di entrare in Schengen e anche un approccio comune con i due paesi confinanti per poter rispondere al possibile forte aumento della pressione migratoria.

I Paesi interessati dovranno informare per iscritto il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri europei, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della decisione di integrazione, sull'attuazione di tali misure supplementari e su eventuali carenze.

Il rispetto dei requisiti per entrare nell'area Schengen, cioè il controllo di terra, mare e delle frontiere aeree, il rilascio dei visti, cooperazione di polizia, la disponibilità a connettersi e utilizzare il Sistema d'informazione Schengen e la protezione dei dati, è un presupposto essenziale per farne parte. Il Parlamento europeo ha approvato con 487 voti a favore, 77 contrari e 29 astensioni la decisione. Il Presidente del Parlamento, Jerzy Buzek, ha dichiarato che "Schengen rappresenta uno dei più grandi successi raggiunti dall'UE. Non dobbiamo distruggerla con decisioni affrettate. Il sistema Schengen fornisce i più elevati standard di gestione delle frontiere. Romania e Bulgaria oggi hanno soddisfatto tali standard, quindi, non dobbiamo ritardare la loro integrazione. Invito il Consiglio a seguire le raccomandazioni del voto espresso oggi dalla grande maggioranza del Parlamento europeo". La decisione di integrazione deve essere presa dal Consiglio, con decisione unanime di tutti i governi degli Stati che fanno già parte dell'area Schengen.

La zona di libera circolazione comprende attualmente 25 membri: 22 paesi dell'UE (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia e Slovenia) e tre paesi associati non UE (Norvegia, Islanda e Svizzera). Il Liechtenstein dovrebbe presto diventare il quarto paese associato. Attualmente, la libera circolazione è garantita su un territorio che comprende 42.673 km di frontiere marittime e 7.721 km di frontiere terrestri e conta 400 milioni di cittadini. Recentemente la Commissione europea ha presentato una serie di proposte per migliorare la gestione dell'area Schengen e renderla più efficiente rispetto ai recenti avvenimenti nell'area del Mediterraneo.

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