UE: nel 2012 darà 113 milioni di euro a favore di indigenti
Nonostante il tenore di vita medio nell’Unione europea sia tra i più elevati al mondo, non tutti hanno accesso a un’alimentazione adeguata. Si stima che nell’UE 43 milioni di persone siano a rischio di povertà alimentare, il che significa che non possono permettersi un pasto adeguato ogni due giorni. Il programma a favore degli indigenti finanzia la fornitura di prodotti alimentari a individui o famiglie particolarmente vulnerabili che vivono in condizioni di disagio economico. Nel 2009 oltre 440 000 tonnellate di prodotti sono state distribuite a 18 milioni di persone in 19 Stati membri. Le associazioni caritative e le ONG contano sulla partecipazione dell’UE per aiutare queste persone in difficoltà.
Dacian Cioloș, commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, sottolinea il valore di questo programma: “Ribadiamo il nostro impegno politico a favore del programma, la cui importanza è riconosciuta da numerose associazioni caritative e ONG in tutta l’UE. Dobbiamo quindi trovare un modo per continuare a realizzarlo a medio e lungo termine nel rispetto delle condizioni di conformità giuridica. La soluzione più semplice consisterebbe nell’ottenere l’accordo degli Stati membri sulla proposta attualmente all’esame, che ha già ricevuto il sostegno politico del Parlamento europeo.”
Il programma dell’Unione europea per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti è in vigore dal dicembre 1987. Questi prodotti vengono distribuiti come aiuto alimentare, sotto forma di pacchi alimentari o di pasti serviti in centri gestiti da associazioni caritative e altri organismi competenti, designati dagli Stati UE. Il programma finanzia la fornitura di prodotti alimentari a individui o famiglie particolarmente vulnerabili che vivono in condizioni di disagio economico.
I piani annuali vengono generalmente adottati in settembre. La loro adozione anticipata è dettata dall’esigenza di dare agli Stati dell'Unione e alle associazioni caritative, confrontati a drastici tagli delle risorse, il tempo di reperire fonti alternative di approvvigionamento.