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Eletto il nuovo presidente di Turismo Verde Veneto

23/06/2011
Pierantonio Capodaglio, imprenditore agricolo di Este (Padova), è il nuovo presidente regionale di Turismo Verde Veneto. L’elezione è avvenuta durante l’assemblea regionale elettiva dell’associazione che si è svolta presso la sede dell’oleificio Pog (Produttori olio extra vergine d’oliva del Garda) a Caprino Veronese (VR). Capodaglio da anni impegnato in prima linea all’interno di Turismo Verde Padova succede a Giuseppe Gandin, neo eletto presidente nazionale. Il nuovo vicepresidente dell’associazione è invece il trevigiano Aldo Cucchiarato: “Bisogna lavorare sull’immaginario collettivo per far comprendere l’importanza dell’agricoltura e dell’agricoltore nel settore agrituristico. Vogliamo avere la possibilità di vedere continuità nella salvaguardia del territorio e di non lasciare scomparire i giovani dalle nostre aziende agricole”. Così il neo presidente degli agriturismi di Turismo Verde del Veneto ha ringraziato per la nomina avvenuta all’unanimità durante l’assemblea a cui hanno partecipato oltre al presidente Gandin, il presidente di Cia Veneto Daniele Toniolo, il presidente di Cia Verona Flavio Furlani e del presidente di Cia Padova Claudio D’Ascanio, il direttore della cooperativa Pog di produttori di olio d’oliva, Massimo Giannesini.

L’incontro elettivo è stato anche l’occasione per fare il punto della situazione sul nuovo disegno di Legge regionale sull’agriturismo in Veneto, che proprio due giorni fa, a un passo dall’approvazione definitiva del testo, ha subito uno stop quando è giunta la proposta di introduzione del requisito di imprenditore agricolo professionale tra le condizioni per condurre un’attività agrituristica. Accogliendo l’invito rivolto dalla Cia del Veneto, all’incontro con gli imprenditori agrituristici sono intervenuti ieri a Caprino Veronese il presidente della IV Commissione regionale agricoltura Davide Bendinelli, il vice presidente Graziano Azzalin, il consigliere Sergio Reolon e Renato Francescon della direzione promozione turistica integrata della Regione Veneto. “Sono sorpreso dall’intoppo inaspettato che vogliamo risolvere al più presto per non disperdere l’ottimo lavoro della commissione in questi mesi”, ha spiegato il presidente della commissione agricoltura della Regione Veneto Bendinelli.

Gli agricoltori di Turismo Verde-Cia nelle fasi di consultazione al testo della proposta di legge hanno avuto un ruolo “chiave” soprattutto per quanto riguarda l’introduzione del principio di maggiore utilizzo di prodotti propri dell’azienda agrituristica e dell’attività agricola del territorio, dando priorità alla tracciabilità e fissando la percentuale complessiva di prodotti provenienti dall’agricoltura locale da portare in tavola negli agriturismi veneti all’80%. “Il proficuo dibattito che ha accompagnato i lavori di redazione della nuova legge sugli agriturismi non deve impantanarsi in giochi politici tarpando le ali a un’opportunità che il mondo rurale può offrire - ha detto il vicepresidente della IV commissione regionale Graziano Azzalin nel rivolgersi alla platea dell’assemblea di Turismo Verde - Questo era la ratio della legge prima che arrivasse l’interruzione dei lavori, ovvero di guardare al ruolo moderno e multifunzionale dell’azienda agricola nello spirito indicato anche dalle direttive comunitarie e dagli stessi piani di sviluppo rurale. E questo era anche lo sprone che ci arrivava dalle associazioni di categoria del settore primario”.

“Non bisogna poi dimenticare – ha concluso i presidente nazionale Giuseppe Gandin – che oltre ad evitare lo spopolamento delle campagne, l’agriturismo è l’attività che permette di trattenere all’interno del mondo agricolo le donne ed i giovani”.

Ha concluso l’assemblea il presidente regionale della Cia Daniele Toniolo che ha evidenziato come la commissione regionale “ha lavorato con impegno e libera da condizionamenti, per cui vanificare questi sforzi sarebbe una colpa imperdonabile. Perché il mondo agricolo ha bisogno di attenzione e di supporto e questa legge, nel suo spirito iniziale, andava proprio in questa direzione”.

L’agriturismo in Veneto accoglie l’1% dei 61 milioni di turisti che ogni anno scelgono questa regione. La stima di quanto si spende in campagna per l’enogastronomia si aggira intorno agli 8 milioni di euro all’anno. Con una media di spesa per ospite di 120 euro al giorno.

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