Reyer, strada ormai spianata verso la serie A di basket
08/07/2011
Erano attese con ansia in città le agognate “motivazioni” con le quali la Commissione Giudicante Nazionale della Federbasket ha accolto il reclamo della Reyer contro il tardivo pagamento da parte del Teramo Basket della “wild card”. Quest’ultima, sulla base di quanto stabilito dai vertici federali a inizio stagione (con una norma contestata per tutto l’anno in moltissimi palasport italiani), avrebbe consentito alla 15^ classificata della serie A di evitare la retrocessione pagando 500 mila euro più iva alla perdente della finale-playoff di Legadue. Le protagoniste, Teramo da una parte e la l’Umana Reyer dall’altra, si sono dunque trovate a scontrarsi a colpi di carte bollate, dal momento che il club abruzzese (peraltro fino a pochi giorni fa sull’orlo del fallimento) avrebbe pagato fuori tempo massimo il “risarcimento” dovuto al club lagunare.
Ed è proprio così che sono andati i fatti, dal momento che nel tardo pomeriggio del 7 luglio la Giudicante ha annullato il provvedimento del presidente FIP Dino Meneghin che dava ragione a Teramo, rigettando tutte le eccezioni presentate da Teramo sottolineando che «il mancato rispetto dei termini di pagamento fissati nella convenzione da parte della Teramo Basket Srl ha determinato la decadenza della stessa dalla facoltà di continuare a partecipare alla serie A».
Il che significa che la Reyer ha pieno titolo per richiedere l'ammissione a quella serie A sfuggita sul parquet per soli 4 punti nella gara5 della finale di Legadue contro Casale Monferrato.
«La società classificatasi al secondo posto nella classifica finale di Legadue – recita la delibera – acquisisce il diritto di partecipare al campionato di serie A previa presentazione della domanda di ammissione».
Ora tra la Reyer e il meritato ritorno nel gotha della pallacanestro italiana mancano gli ultimi ostacoli, in particolare quello della Corte Federale del 12 luglio (che esaminerà il ricorso di Teramo) che qualora confermasse la sentenza della Commissione, renderebbe dafinitivamente inattaccabile la promozione degli orogranata. Da ultimo toccherà al Consiglio Federale del 16 luglio valutare se retrocedere in Legadue Teramo o allargare la A a 18 attraverso un ripescaggio.
Ed è proprio così che sono andati i fatti, dal momento che nel tardo pomeriggio del 7 luglio la Giudicante ha annullato il provvedimento del presidente FIP Dino Meneghin che dava ragione a Teramo, rigettando tutte le eccezioni presentate da Teramo sottolineando che «il mancato rispetto dei termini di pagamento fissati nella convenzione da parte della Teramo Basket Srl ha determinato la decadenza della stessa dalla facoltà di continuare a partecipare alla serie A».
Il che significa che la Reyer ha pieno titolo per richiedere l'ammissione a quella serie A sfuggita sul parquet per soli 4 punti nella gara5 della finale di Legadue contro Casale Monferrato.
«La società classificatasi al secondo posto nella classifica finale di Legadue – recita la delibera – acquisisce il diritto di partecipare al campionato di serie A previa presentazione della domanda di ammissione».
Ora tra la Reyer e il meritato ritorno nel gotha della pallacanestro italiana mancano gli ultimi ostacoli, in particolare quello della Corte Federale del 12 luglio (che esaminerà il ricorso di Teramo) che qualora confermasse la sentenza della Commissione, renderebbe dafinitivamente inattaccabile la promozione degli orogranata. Da ultimo toccherà al Consiglio Federale del 16 luglio valutare se retrocedere in Legadue Teramo o allargare la A a 18 attraverso un ripescaggio.
