Ogm: P.E. sostiene diritto nazionale a divieti coltivazione
Solo un ceppo di mais geneticamente modificato e una patata modificata sono attualmente autorizzati per la coltivazione nell'Unione europea e la maggior parte degli Stati dell'UE, attualmente, non coltiva questi prodotti per la commercializzazione. Austria, Francia, Grecia, Ungheria, Germania e Lussemburgo hanno attivato la cosiddetta "clausola di salvaguardia", prevista nell'attuale direttiva UE del 2001 per vietare espressamente la coltivazione di certi OGM.
Il progetto di modifica alla legislazione vigente - adottato con 548 voti in favore, 84 contrari e 31 astensioni - passerà ora al Consiglio UE per l'ulteriore discussione. La relatrice del Parlamento, Corinne Lepage (ADLE, FR), ha commentato: "Sono lieta che il Parlamento abbia raggiunto un accordo sugli OGM, per anni una difficile questione di interesse pubblico. Se il Consiglio riesce a raggiungere una posizione comune, questo accordo equilibrato permetterà ai paesi e alle regioni di non coltivare OGM, se non lo desiderano".
Per gli eurodeputati, tutti gli Stati membri devono adottare misure per prevenire la contaminazione dell'agricoltura convenzionale o biologica da colture OGM e assicurare che i responsabili di questi incidenti possano essere ritenuti finanziariamente responsabili.
Un controllo, a livello europeo, della sicurezza e dell'autorizzazione continuerà a essere il presupposto per consentire la crescita degli OGM. Anche se la proposta non influisce su questo processo, gli eurodeputati hanno ribadito alla Commissione europea che le linee guida necessitano di qualche miglioramento.
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