Oltre cento milioni di prodotti falsi sequestrati nella UE
Il valore dei beni bloccati è stimato ad oltre 1 miliardo di euro. Le principali categorie di articoli bloccati dalle autorità doganali nel 2010 sono sigarette (34%), forniture per ufficio (9%), altri prodotti del tabacco (8%), etichette, targhette ed emblemi (8%), articoli di abbigliamento (7%) e giocattoli (7%). Il 14,5% di tutti gli articoli bloccati sono prodotti per uso domestico quali shampoo, saponi, medicine o apparecchi domestici (asciugacapelli, rasoi, componenti per computer) che potrebbero avere effetti sulla salute e la sicurezza dei consumatori. Uno dei principali trend registrati è il numero crescente di sequestri di pacchi postali.
"Abbiamo registrato un incremento spettacolare dei sequestri nel traffico postale rispetto all'anno precedente: il numero di casi è triplicato, salendo da 15.000 a 48.000, e molti dei beni sequestrati erano medicine e prodotti per l'igiene personale" ha dichiarato Algirdas Šemeta, commissario europeo responsabile per la lotta antifrode, che ha aggiunto: "ho proposto nuove regole in maggio per rafforzare la lotta contro i falsi."
La Cina continua ad essere il principale Paese di provenienza dei prodotti contraffatti, con in totale l'85% degli articoli non in regola con i DPI. Da altri paesi, come Turchia, Tailandia, Hong Kong o India, proviene la maggior parte di talune categorie di prodotti (rispettivamente alimentari, bibite non alcoliche, schede di memoria e medicine). Oltre il 90% di tutte le merci bloccate è stato distrutto oppure si è avviato un procedimento giudiziario per accertare la violazione.
Come sottolinea la strategia "Europa 2020", la protezione dei diritti di proprietà intellettuale è un elemento fondamentale per l'economia dell'UE ed un fattore chiave per la sua ulteriore crescita in settori quali la ricerca, l'innovazione e l'occupazione. Il loro effettivo rispetto è essenziale perché alcuni prodotti contraffatti come derrate alimentari, articoli per l'igiene personale e per i bambini fabbricati in un ambiente non regolamentato possono rappresentare un grave rischio per la salute e la sicurezza dei cittadini.
Anche una buona collaborazione con i partner commerciali internazionali può contribuire significativamente a individuare i beni che violano i DPI e a prevenirne l'esportazione verso l'UE. Ad esempio, nel 2009 l'UE ha concordato un piano d'azione con la Cina, che recentemente è stato prorogato fino alla fine del 2012. La collaborazione con l'industria è inoltre molto importante per identificare i beni contraffatti. Le imprese possono richiedere azioni doganali specifiche qualora sospettino che i loro diritti di proprietà intellettuale siano violati, e le informazioni fornite dalle imprese consentono alle dogane di condurre controlli più mirati. La Commissione ha redatto un manuale destinato ai titolari dei diritti, al fine di aiutarli a presentare tali richieste e resta in stretto contatto con il settore privato, per individuare eventuali margini di miglioramento nei controlli.
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