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Nuova norma per aiutare le PMI a recuperare i crediti

27/07/2011
Nuova norma per aiutare le PMI a recuperare i creditiFacciamo un esempio: una piccola impresa italiana di prodotti caseari fornisce mozzarella a un produttore di pizze surgelate in Francia. L’impresa francese è in arretrato con i pagamenti e l’impresa italiana interrompe le spedizioni; le restano però fatture insolute per migliaia di euro. Come fare per recuperare il credito dovuto? Attualmente non è semplice. Più facile invece, per chi intende truffare, è spostare denaro da uno Stato dell'UE all’altro o nasconderlo in più conti in paesi diversi. Ci sono poi i casi del cittadino che acquista beni online che non saranno mai recapitati o del genitore assente che non paga gli alimenti dall’estero. Attualmente è solo il diritto nazionale che può obbligare una banca ad effettuare un pagamento a un creditore dal conto bancario di un cliente. La situazione nei 27 Stati UE è complessa e dispendiosa in termini di tempo e costi.

Sono circa un milione le piccole aziende alle prese con problemi legati ai crediti transfrontalieri e ogni anno ammontano a non meno di 600 milioni di euro i crediti cui le imprese rinunciano perché scoraggiate all'idea di imbarcarsi in processi costosi e poco chiari in paesi stranieri. La Commissione europea ha appena proposto una nuova ordinanza europea di sequestro conservativo per facilitare, tanto ai cittadini quanto alle imprese, il recupero transfrontaliero dei crediti.

«Il recupero transfrontaliero dei crediti dovrà diventare più semplice», ha dichiarato Viviane Reding, Commissaria UE per la Giustizia. «Ogni anno le imprese registrano perdite dovute a crediti inesigibili pari a circa il 2,6% del loro giro d’affari. Le imprese hanno bisogno di soluzioni semplici: con un’ordinanza di sequestro conservativo su conti bancari efficace in tutta Europa il denaro rimarrà dov'è fino a che un'autorità giudiziaria non avrà deciso del rimborso delle somme. In questa difficile congiuntura economica, ogni euro conta, specialmente per le piccole imprese».

Nell’Unione europea il 99% delle imprese sono piccole e medie. Circa un milione di PMI accusa problemi legati ai crediti transfrontalieri. Le procedure per il recupero di crediti in un altro paese sono complesse, il che moltiplica i costi per le imprese che intendono fare affari oltre frontiera. La nuova iniziativa legislativa intende facilitare queste controversie transfrontaliere e dà ai creditori maggiore certezza quanto al recupero dei loro crediti, rafforzando così la fiducia negli scambi all’interno del mercato unico dell’Unione europea. Il regolamento istituisce una nuova ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari che consentirà al creditore di far sequestrare le somme dovute su un conto bancario del debitore. Tale ordinanza è di fondamentale importanza in un procedimento per il recupero dei crediti, poiché impedisce ai debitori di rimuovere o dissipare il patrimonio per il tempo necessario a ottenere e far eseguire una decisione nel merito. Aumenteranno così le prospettive di successo del recupero dei crediti transfrontalieri.

La nuova procedura è di natura cautelare; per ottenere in concreto il denaro, il creditore dovrà ottenere una decisione definitiva sulla causa secondo il diritto nazionale o con una delle procedure semplificate europee, come il procedimento europeo per le controversie di modesta entità. La proposta di regolamento relativo all’ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari verrà ora trasmessa al Parlamento europeo e ai Ministri UE per adozione.

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