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Il Premio “Una Vita nella Musica" a Gidon Kremer

01/08/2011
Il Premio “Una Vita nella MusicaIl Premio “Una Vita nella Musica – Artur Rubinstein, considerato dalla critica mondiale come l’equivalente di un Nobel della Musica, è stato assegnato per il 2011 dall’Associazione Artur Rubinstein presieduta da Bruno Tosi al grande violinista GIDON KREMER. Il prestigioso riconoscimento è giunto alla 33° edizione : la consegna avverrà nel corso della cerimonia-concerto fissata per mercoledì 14 dicembre alla Fenice di Venezia che fin dal 1979 ospita l’evento nato in collaborazione con il Teatro veneziano. Anche per il 2011 non è mancata l’adesione del Sovrintendente Cristiano Chiarot e del Direttore Artistico Fortunato Ortombina.

Gidon Kremer, accettando il Premio, si è detto onorato e commosso di essere a Venezia dopo tanti illustri solisti e direttori protagonisti di gloriose carriere e per il suo ritorno al Teatro La Fenice dove mancava da ventun anni. Il Concerto straordinario del 14 dicembre, che precederà la cerimonia di premiazione, prevede l’esibizione di GidonKremer, affiancato dalla violoncellista Giedre Dirvanauskaite e dal pianista Andrius Zlabys. Il programma è in gran parte dedicato a Johann Sebastian Bach e inizierà infatti con la celeberrima Ciaccona, solista Gidon Kremer, il quale si esibirà poi in duo e in trio al fianco dei due giovani ma già noti musicisti.

Kremer fu l’ultima volta alla Fenice nel 1990 con il pianista Valerij Afanasiev (musiche di Beethoven e Bach) e nel 1988 con la grande pianista Marta Argerich (per il Ciclo dell’Imperatore, musiche di Schumann e Janacek).Nel 1992 per Biennale-musica e la Fenice nella chiesa di Santo Stefano ha dedicato una serata a Luigi Nono. Nel 1998 al Palafenice un trionfale successo ha avuto l’omaggio ad Astor Piazzolla con la Tango operita “ Maria de Buenos Aires”, protagonista Julia Zenco.

Fra tutti i più grandi violinisti del mondo, Gidon Kremer ha probabilmente avuto la carriera meno convenzionale. Nato a Riga in Lettonia nel 1947, ha iniziato a suonare il violino all’età di 4 anni e fu presto nella classe di David Oistrakh al Conservatorio di Mosca. Fra i numerosi e prestigiosi premi conquistati in quegli anni sono da ricordare il “Queen Elisabeth”, il “Paganini” ed il “Ĉajkovskij”, successi che hanno dato inizio ad una sfolgorante carriera durante la quale si è affermato a livello internazionale come uno dei più originali e talentuosi artisti della sua generazione. Ha suonato come solista con le più famose orchestre e con i più grandi direttori, come Leonard Bernstein, Riccardo Muti,Claudio Abbado,Lorin Maazel, Herbert von Karajan, Seiji Ozawa.

Ma rispetto agli altri “grandi” del violino dei nostri giorni, Kremer si distingue nettamente per il suo impegno nella divulgazione e valorizzazione del repertorio contemporaneo. Nessun altro solista, infatti, ha esplorato come lui la musica contemporanea.

Ha inciso più di cento album, molti dei quali premiati dalla critica internazionale, dal “Grand prix du Disque” al “Grammy”. Attivo anche come organizzatore di eventi : nel 1981 ha fondato il Festival di Lockenhaus in Austria. Kremer dedica da anni grande attenzione ai giovani musicisti del suo paese d’origine : nasce in questo contesto, nel 1997, l’orchestra Kremerata Baltica, esemble con il quale ha tenuto numerose tournées internazionali, Gidon Kremer suona un violino Nicola Amati del 1641. È anche autore di tre libri, pubblicati in Germania, che narrano la sua ricerca artistica.

Il Premio “Una vita nella Musica” è stato assegnato per la prima volta nel 1979,in un indimenticabile serata alla Fenice, ad Artur Rubinstein, che nell’occasione ha voluto italianizzare il suo nome togliendo la “h” ad Arthur. E’ stata poi la volta di Andrés Segovia, Karl Böhm, Carlo Maria Giulini, Yehudi Menuhin, Mstislav Rostropovich, Gianandrea Gavazzeni e Franco Ferrara, Nikita Magaloff, Isaac Stern, Maurizio Pollini, Raina Kabaivanska e Luca Ronconi, Salvatore Accardo, Claudio Abbado, Carla Fracci e Renzo Piano, Ruggero Raimondi, Pier Luigi Pizzi, Zubin Mehta, Alfred Brendel, Claudio Scimone e i Solisti Veneti, Daniel Barenboim e Carlo Bergonzi. Nomi che rappresentano il Gotha della Musica.

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