Leonardo Drew
La galleria Napolinobilissima (Piazza Vittoria 6, a Napoli) apre la stagione autunnale con un importante appuntamento: dal 23 settembre, e sino al 19 novembre, ospita 14 opere del celebre scultore americano, cui si aggiunge una installazione site specific.
Leonardo Drew è una delle figure più significative tra gli esponenti della scena artistica contemporanea nera americana. Cresciuto a Bridgeport, Connecticut, in un modesto quartiere popolare, Drew si avvicina molto presto al disegno e dopo il diploma in belle arti conseguito a New York nella metà degli anni ’80, si dedica completamente alla scultura e ad una ricerca sperimentale sui materiali. La sua espressione artistica trova una fonte di ispirazione inesauribile in oggetti ed elementi recuperati che poi lavora ed assembla in composizioni astratte di grande impatto visivo.
Seguendo i canoni dell’object trouvé, Drew cerca i suoi materiali in natura, per le strade, nelle discariche dove qualsiasi oggetto può essere importante: pezzi di legno e rottami di ferro, carta, cotone, imballi di plastica, macerie, stracci.
La sua arte inizia con la ricerca e la raccolta e prosegue con un’ulteriore momento fondamentale: la preparazione dei materiali.
La maggior parte di quello che egli trova viene sottoposto ad un processo di invecchiamento. Drew preferisce non rivelare i particolari del procedimento che sfrutta anche la forza degli elementi naturali, come sole e acqua. Per questo motivo Drew, oltre al suo studio di Brooklyn, possiede un vasto spazio a San Antonio in Texas, un luogo con tutte le caratteristiche naturali a lui necessarie per realizzare molte delle opere che concepisce a New York.
I materiali così trattati vengono dipinti, legati tra loro o manipolati nella forma.
Il caos naturale e la rovina urbana, che questi elementi rappresentano, trovano un equilibrio ed un riscatto nella fase dell’assemblaggio quando Drew, costruita una sorta di griglia, lavora sezione dopo sezione, conferendo all’opera grande fisicità ma, allo stesso tempo, eleganza nella forma e bellezza poetica. Gli elementi tornano a nuova vita a celebrare simbolicamente il ciclo naturale di nascita-morte-rinascita.
La griglia è la mia fonte di salute mentale. Altrimenti sarebbe solo rumore – commenta a proposito Leonardo Drew – Queste cose sono forti ma se si sa cosa cercare, esse ti parleranno.
In questa convinzione, egli non ama limitare le possibilità delle sue creazioni imponendo una spiegazione personale per ogni opera che intitola semplicemente con dei numeri.
Prosegue l’artista: Quando la mia opera sta nel mio studio ha una potenza fisica che -a mio avviso- accomuna tutta l’arte afro-americana, spero che una volta finita acquisisca una leggerezza che la porti a fluttuare. Leonardo Drew porta a Napoli la sua arte che trascende qualsiasi contesto specifico, rendendo visibile l’energia con cui la morte può diventare una nuova vita. La galleria Napolinobilissima ha voluto cogliere quanto di poetico e vitale ci sia in questa idea, supportando la forte volontà della città a liberarsi finalmente dalla condizione straziata in cui versa da anni.
La mostra è affiancata da un catalogo con testi in italiano ed inglese.
Cenni biografici
Nato nel 1961 in Florida ma cresciuto a Bridgeport, Connecticut, in un modesto quartiere popolare, Leonardo Drew si dimostra sin da giovanissimo un abile disegnatore ed espone per la prima volta a 13 anni nelle sale di una delle banche della sua città. Approfondisce i suoi studi alla Parsons School of Design di New York e nel 1985 si diploma in belle arti all’accademia Cooper Union di New York.
Ben presto abbandona la pittura per concentrarsi sulla scultura e sulla ricerca di materiali sino a giungere ad una creatività personalissima riconosciuta dalla critica internazionale.
Leonardo Drew vive e lavora tra New York e San Antonio in Texas.
Le opere di Leonardo Drew sono esposte in diversi prestigiosi musei internazionali quali il Metropolitan di New York, il Guggenheim di New York e di Bilbao, il Museo di St Louis, il Museo d’arte dell’Università di Harvard e la Tate di Londra.
E’ presente inoltre in alcune rinomate collezioni private americane, quali la Barbara Toll Collection, la Rubell Collection, la Hort Family Collection, la Linda Pace Foundation e la Frankel Collection.
foto: Leonardo Drew al lavoro
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