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Scesi nel 2010 i prezzi di auto nella UE, ma non in Italia

03/08/2011
Scesi nel 2010 i prezzi di auto nella UE, ma non in ItaliaNel 2010 i prezzi delle automobili nell'Unione europea sono scesi del 2,5% rispetto all'anno precedente. Ma questa tendenza non riguarda l'Italia, dove i prezzi sono rimasti più o meno stabili, anzi con un lieve aumento dello 0,2%, unico Paese UE con un dato positivo insieme a Malta e al Portogallo. Forti cali sono invece stati registrati in particolare nei Paesi dell'Europa centrale e orientale, con punte di oltre il 10% di ribasso in Bulgaria, Slovenia e Slovacchia.

La relazione della Commissione europea sui prezzi delle automobili, appena pubblicata, indica per il 2010 un calo del 2,5% in termini reali nell'Unione europea considerata nel suo insieme, parallelamente a una lieve convergenza dei prezzi di listino per le nuove automobili. Queste tendenze a lungo termine dei prezzi confortano la decisione adottata l'anno scorso dalla Commissione, che non riteneva più giustificato il mantenimento di regole di concorrenza specifiche per le nuove automobili.

"Sono lieto di constatare che i consumatori europei beneficiano della concorrenza sui mercati delle automobili nuove e di una forte e costante diminuzione dei prezzi in termini reali. Mi compiaccio inoltre del fatto che, per la prima volta in dieci anni, i prezzi reali a livello di UE dei servizi di riparazione e manutenzione abbiano smesso di aumentare, segno che il settore ha capito le nuove regole del gioco" ha dichiarato Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile della politica di concorrenza. Nel complesso, le differenze di prezzo per le autovetture tra Stati membri si sono ridotte, come risulta dai listini di prezzo dei costruttori. In alcuni casi, tuttavia, le differenze rimangono considerevoli, determinando forti risparmi per i consumatori che effettuano acquisti oltre frontiera.

L'indice UE dei prezzi delle automobili (che riflette i prezzi nominali pagati dai consumatori, compresi sconti, IVA e tasse di immatricolazione) è aumentato solo dell'0,3%, a fronte di un aumento dell'2,8% dell'inflazione, che si traduce in una forte diminuzione dei prezzi reali delle automobili (-2,5%).

In totale, 24 paesi dell'UE hanno registrato una diminuzione dei prezzi reali delle auto. I prezzi sono rimasti sostanzialmente stabili in due paesi (+0,2% in Italia e a Malta), mentre sono aumentati in Portogallo (+2,6%). In quest'ultimo caso, tuttavia, va osservato che gli acquirenti hanno tratto vantaggio da un calo dei prezzi reali delle auto superiore alla media (-6,7%) verificatosi l'anno prima. Sui grandi mercati, i prezzi reali sono scesi soprattutto nel Regno Unito (3,7%), mentre in Germania, Spagna e Francia le riduzioni di prezzo sono state più modeste (rispettivamente, -1,9%, -1,6% e -0,9%).

Nel giugno 2010 è entrato in vigore un nuovo quadro normativo della concorrenza per il settore degli autoveicoli, per aumentare la concorrenza sul mercato dei servizi post-vendita, in quanto le riparazioni e la manutenzione rappresentano una parte considerevole delle spese che i proprietari devono affrontare per l'intero ciclo di vita degli autoveicoli. Grazie alle nuove norme è diventato più semplice lottare contro pratiche quali il rifiuto di fornire informazioni tecniche ai riparatori indipendenti o l'utilizzo improprio delle garanzie. Le nuove norme consentono peraltro ai costruttori automobilistici la massima libertà nell'organizzazione delle loro reti di vendita, poiché l'esperienza insegna che la concorrenza tra le diverse marche è particolarmente intensa.

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