Federdoc: nel vigneto Friuli la vendemmia 2006 è ottima
Il risultato è uva molto sana, come era già emerso dai primi monitoraggi effettuati alcune settimane fa. "I parametri vendemmiali tecnologici, cioè gli zuccheri e l'acidità - sottolinea il direttore di Federdoc Michele Bertolami - sono ottimi. Le uve, infatti, contengono un ottimo tenore in zuccheri e l'acidità non è calata troppo, attestandosi su 6-6,5 g/l. Ciò significa che si potranno produrre vini bianchi importanti, freschi e di buona longevità. Per quanto riguarda le rese uva/vino, invece, saranno piuttosto basse, con una media del 15-30 per cento in meno rispetto allo scorso anno, relativa in particolare ai vigneti non irrigati".
Meno uva, ma più qualità insomma. "Vista la siccità di luglio - prosegue Bertolami -, la vite pensava di attuare strategie di difesa dal caldo e ha prodotto acini piccoli con buccia più spessa. Le uve sono quindi più sane, hanno resistito meglio agli attacchi di acari e insetti e racchiudono in sé più sostanze profumate. Anche per le varietà a bacca rossa ci sono presupposti molto buoni, però bisogna vedere cosa succederà nelle prossime due settimane". In questa annata che si preannuncia davvero ottima per il Vigneto Friuli, il pensiero di molti produttori va all'ultima vendemmia di Tocai friulano, anche se il vitigno continuerà a chiamarsi così. "Quasi per uno scherzo del destino - conclude il presidente Trinco - sembra che il 2006 sarà una grande annata per il Tocai che ha bisogno di caldo per maturare bene. Attendiamo dalla Regione indicazioni precise sulle strategie di promozione del nuovo nome Friulano che dovranno essere attuate a partire da gennaio 2007".