Un film girato interamente a Chioggia e nella laguna veneziana. E’ il primo lungometraggio di Andrea Segre “Io sono Li” presentato al Lido di Venezia nelle “Giornate degli Autori”. “Io sono Li” è un punto di sintesi del percorso del regista nell’ambito del cinema-documentario in cui si è occupato negli ultimi dieci anni principalmente di due temi: le migrazioni verso l’Europa (“A meta”, “A sud di Lampedusa”, “Come un uomo sulla terra”, “Il sangue verde”) ed il territorio sociale e geografico del Veneto (“Marghera canale nord”, “Pescatori a Chioggia”, “La mal’ombra”).

Il film racconta l’incontro e l’amicizia tra una giovane cinese che lavora in un bar del porto (Shun Li) ed un vecchio pescatore di origine croata (Bepi). E’ una storia allo stesso tempo realistica e metaforica, un modo per parlare del rapporto tra individuo ed identità culturale in un mondo che sempre più tende a creare occasioni di contaminazione e di crisi identitaria. Chioggia, piccola città sulla laguna con una forte connotazione sociale e territoriale, è lo spazio perfetto per raccontare con ancora più evidenza questo processo che non manca di creare tensioni e contaddizioni, spesso drammatiche.

“Io sono Li”, prodotto da Francesco Bonsembiante e Francesca Feder è interpretato da Zhao Tao (protaonista di “Still Life” Leone d’oro alla 63a Mostra del Cinema di Venezia), Rade Sherbedgia (“Prima della pioggia”, Leone d’oro alla 51a Mostra del Cinema di Venezia), Marco Paolini, Giuseppe Battiston e Roberto Citran.

In questo suo primo lungometraggio, Segre ha inteso rispettare modi e stili delle sue esperienze precedenti lavorando anche con attori non professionisti e scegliendo sempre location reali. Al tempo stesso la precisione e la sottigliezza del linguaggio cinematograico orientale e di alcuni importanti esempi del cinema indipendente internazionale sono state tracce rilevanti per riuscire a narrare le atmosfere ed i luoghi scelti per questo film.

S.B.