La leggenda metropolitana sulla costruzione del nuovo stadio di Venezia, potrebbe, tra qualche tempo (meglio comunque rimanere sul vago), diventare realtà. Lo si apprende leggendo i quotidiani veneziani del 13 settembre 2011, sulle cui colonne vi è il resoconto dell’incontro che il presidente del FBC Unione Venezia di calcio, Yuri Korablin, ha avuto martedì mattina con il sindaco della città lagunare Giorgio Orsoni.

I russi che dal marzo scorso sono i proprietari del club arancioneroverde militante in serie D, sarebbero pronti ad investire 150 milioni di euro nell’area di “Tessera City” a due passi dall’aeroporto Marco Polo. Nuovo stadio, ma anche un palasport e una piscina olimpica, per costruire quella cittadella sportiva che la città e gli sportivi aspettano da intere generazioni. Lo stadio che manderà in pensione il vecchio Penzo (inaugurato nel 1913!) potrà ospitare 30 mila persone, sarà tutto coperto (dotato persino di pannelli solari) e potrebbe ricalcare il gioiello della Juventus che proprio la settimana scorsa ha sbalordito il panorama calcistico italiano. Il progetto di Korablin & C. prevede accanto all’impianto vero e proprio l’allestimento di una decina di campi, per portare in ritiro le squadre russe ma non solo, perché a garantire l’ospitalità ci sarà una foresteria con annessa Football Academy. Senza scordare le ulteriori strutture per le attività direzionali e ricettive, con la società alberghiera “Gruppo Kempiski” in prima linea. Che la “cittadella dello sport” sia uno degli obiettivi della Giunta-Orsoni lo ha ribadito lo stesso primo cittadino, tanto che il Pat (Piano assetto territoriale) adottato etichetta l’area di Tessera come “area urbanistica legata allo sport”. Entro la fine del 2011 il Pat dovrebbe essere approvato e, a ruota, partirà la gara per l’aggiudicazione dell’appalto, chiaramente aperta a tutti ma con “i russi” (il cui progetto sarà pronto in primavera) in pole position.

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