Firmato in Regione accordo Confartigianato - Equitalia
In effetti la Confartigianato veneta, attraverso il suo Presidente, aveva espresso nel recente passato critiche che non erano andate per il sottile contro Equitalia: c'era anche un dossier che dimostrava l'atteggiamento vessatorio tenuto nei confronti dei piccoli imprenditori che si trovavano nella condizione di dover pagare all'ente di riscossione. Ma le cose sono cambiate anche in Equitalia ed il Presidente Rossi lo ha ben sottolineato: ora c'è una direzione per il Veneto, guidata dal padovano (di ritorno da Napoli) Mauro Bronzato, e quindi un atteggiamento nuovo e diverso per le esigenze del territorio. L'intesa sottoscritta è il primo frutto di questo mutato clima e si pone l'obiettivo di intervenire 'prima' che la situazione precipiti, prima che Equitalia passi ai pignoramenti dei beni, prima che le situazioni si facciano irreparabili. In queste fasi, Confartigianato potrà avolgere un ruolo di mediazione avendo un canale privilegiato di accesso ai servizi di assistenza e di informazione.
In particolare, è prevista l’istituzione di sette “sportelli” riservati agli artigiani, in grado di fornire informazioni e consulenza sulle varie modalità di rientro e pagamento di imposte e sanzioni. In questo modo viene aperto un canale privilegiato per agevolare gli imprenditori nei loro adempimenti fiscali e nel rapporto con la burocrazia, rendendo più semplice il dialogo.
Il Veneto fa da battistrada in questo caso, e Luca Zaia a tenuto a sottolineare che l'accordo è stipulato “per la prima volta nella storia”, ma l'auspicio espresso dal Vicepresidente Nazionale Confartigianato Claudio Miotto è che possa essere 'esportato' anche nel resto del Paese. Con un accento 'federalista' da parte del Presidente Sbalchiero: “L'agenzia delle entrate dice che dovrebbero essere incassati dall'erario circa 186 milioni: magari facciano in modo che queste risorse recuperate restino, almeno in buona parte, restino nel Veneto”.