Adottata "Eurovignette" contro inquinamento dei camion
SI tratta della revisione della direttiva del 1999 sull'uso dei pedaggi stradali per i veicoli pesanti, nota come "Eurovignette", e approvata ora con i voti contrari di Italia e Spagna e l'astensione di Irlanda, Olanda e Portogallo. Come tutte le direttive, i 27 Stati UE hanno due anni di tempo per recepirla nella loro legislazione nazionale a partire dalla pubblicazione della direttiva nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Attualmente, il livello di questi pedaggi varia secondo le emissioni del veicolo, la distanza percorsa, e la posizione e il tempo di uso stradale. Tale differenziazione è destinata a incentivare il passaggio a modelli di trasporto che siano più rispettosi dell'ambiente. Considerando che secondo la direttiva attuale, l'applicazione di pedaggi è sostanzialmente limitato alla rete stradale transeuropea, da ora potrà essere esteso a tutte le autostrade.
I veicoli conformi alle norme più severe sulle emissioni saranno esentati dalla tassa sull'inquinamento atmosferico per quattro anni dopo l'entrata in vigore delle nuove norme. Questo significa che i veicoli EURO VI saranno esentati sino al 31 dicembre 2017, mentre gli EURO V fino al 31 dicembre 2013. I veicoli meno inquinanti rispetto alla normativa EURO VI, cioè quelli ibridi ed elettrici, sono esentati dall'applicazione della direttiva.
Gli Stati dell'UE possono esonerare i veicoli fino a 12 tonnellate dai pedaggi se lo ritengono necessario, ad esempio se l'applicazione di pedaggi creerebbe notevoli ripercussioni negative o costi amministrativi eccessivi. Tuttavia, essi devono informare la Commissione circa i motivi di tale decisione.
La direttiva invita gli Stati a destinare le entrate generate dai pedaggi per le infrastrutture e per i costi esterni a progetti nel settore dei trasporti, in particolare a sostegno della rete transeuropea di trasporto.