Aumenta impegno UE per ricerca. Parola chiave: partenariato
È appena trascorsa la Notte dei Ricercatori, una delle più popolari iniziative della UE, destinata al grande pubblico, in particolare alle famiglie, ai giovani e a coloro che non riescono a guardare a sé stessi come a degli appassionati di scienza. Le piazze e i centri di molte città italiane hanno vissuto con entusiasmo le diverse iniziative, per avvicinarsi al mondo della scienza in modo sperimentale e divertente. Dal 2005, l’UE ha investito 16,5 milioni di euro nel sostegno alla Notte dei Ricercatori.
Il Settimo programma quadro di ricerca ha permesso all'UE di stanziare oltre 50 miliardi di euro per la ricerca. 4,7 miliardi sono destinati alle Azioni Marie Curie per i ricercatori, e 309 milioni di euro all’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia. Nel 2012, L’UE stanzierà 7 miliardi di euro in sostegno alla ricerca: i bandi sono stati presentati a metà luglio e la partecipazione su tutti i diversi aspetti del programma è ancora aperta.
Gli obiettivi dell'Unione in materia di ricerca sono importanti: nell’ambito della Strategia Europa 2020, gli Stati membri dell'UE si sono impegnati a investire entro il 2020 il 3% del PIL nella ricerca (1% di provenienza pubblica e 2% da investimenti delle imprese). Si stima che si potranno creare così fino a 3,7 milioni di posti di lavoro e dar luogo a circa 800 miliardi di euro di ulteriore PIL annuale.
In questo contesto, l’Europa continuerà ad investire sempre più nella ricerca. Per il prossimo periodo di spesa che andrà dal 2014 al 2020, la Commissione propone un aumento del finanziamento del 46% fino a 80 miliardi di euro, rispetto ai 55 miliardi per il periodo 2007-13. Nel quadro di questa proposta, la quota della ricerca e dell’innovazione nel bilancio UE aumenterebbe fino all’8,5% circa, rispetto al 6,7% del 2013. Verso la fine dell’anno, la Commissione europea presenterà proposte più dettagliate per il nuovo programma Ricerca e innovazione (“Orizzonte 2020”), che comprenderà le Azioni Marie Curie e l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia.
Si moltiplicano anche le iniziative di stimolo politico. La Commissione europea ha appena invitato il settore pubblico e privato ad unire le forze a livello europeo per affrontare le principali sfide sociali con soluzioni fondate sulla ricerca e l'innovazione. Al centro della strategia ci deve essere una maggiore diffusione ed efficacia dei partenariati tra soggetti pubblici e privati e tra gli stessi enti pubblici.
Le parole d'ordine sono semplificazione e flessibilità sotto il profilo amministrativo. È necessario eliminare i fattori che ostacolano e impediscono la ricerca transfrontaliera e che tutti i partner, inclusi gli Stati membri dell'UE e il settore privato, si impegnino a lungo termine sul piano dei finanziamenti. Le proposte basate sulla nuova comunicazione della Commissione saranno integrate nel pacchetto "Orizzonte 2020" entro la fine dell'anno.
A livello europeo sono state già avviate svariate iniziative volte, ad esempio, a ottimizzare il coordinamento dei finanziamenti per la ricerca nella lotta contro le 6 000 patologie rare che colpiscono oltre 20 milioni di cittadini europei. Sul fronte dell'iniziativa tecnologica congiunta "Clean Sky", sostenuta dall'UE e dall'industria aereonautica, si sta invece sviluppando una nuova tecnologia ecologica per l'aviazione.