Reyer “metropolitana”, esilio a Treviso per il ritorno in A
“La società Umana Reyer comunica di aver trovato l’accordo con Verde Sport per disputare presso il Palaverde di Treviso – recita la nota del club lagunare – le partite casalinghe del campionato di serie A fin tanto che il Palasport Taliercio di Mestre non sarà messo a norma rispetto agli standard richiesti dalla Lega Basket Serie A”.
Tali standard per il palazzetto mestrino riguardano innanzitutto la capienza, che dev’essere di 3.500 posti effettivi e numerati (ora come ora il Taliercio è omologato per 3.250), ma collateralmente bisognerà adeguare anche le uscite di sicurezza. Un intervento che costerà circa 700 mila euro. A carico di chi? Questo in effetti è un punto caldo, un nodo non ancora districato. Il Comune di Venezia, infatti, ha le casse vuote per l’impiantistica, ma la Reyer è pronta ad accollarsi la spesa solo a fronte della certezza di vedersi rinnovare la convenzione (scaduta a inizio 2011) per la gestione del palasport. In questo quadro era inevitabile che la squadra allenata da Andrea Mazzon dovesse emigrare nella prima parte del campionato. Il Palaverde, rimasto orfano della Sisley Volley traslocata alla Spes Arena di Belluno, con i suoi 5.000 posti e gli ampi parcheggi, ha da sempre tutte le “cose a posto” per il basket di alto livello, anche europeo. I tifosi orogranata, memori dei derby ruggenti che furono, potranno magari storcere un po’ il naso, ma alla fine saranno numerosissimi nell’esodo domenicale al fianco della Reyer. Sul piano logistico e della struttura il Palaverde sarà, almeno fino Natale, la soluzione-tampone più confortevole in attesa che il vecchio Taliercio possa tornare ad essere il teatro delle gesta dei giganti reyerini.
Nella foto tratta da www.benettonbasket.it il Palaverde di Villorba (Treviso)
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