Italia deferita per le regole su assicurazioni automobili
Ma questa regola italiana è contraria alla direttiva europea e quindi la Commissione europea ha decido di deferire l'Italia alla Corte di giustizia dell'Unione europea per non aver attuato adeguatamente nella legislazione nazionale la Direttiva del 2002. L'Italia non ha rispettato la scadenza per cambiare la propria legge nazionale e di conseguenza non ha protetto adeguatamente i diritti dei consumatori previsti.
Le norme europee che tutelano chi effettua acquisti di servizi a distanza prevedono, ad esempio, l'obbligo di fornire ai consumatori informazioni complete prima della conclusione del contratto, il diritto del consumatore di recedere dal contratto durante un determinato periodo di tempo. Queste norme promuovono la fiducia dei consumatori verso gli acquisti come i servizi da un fondo d'investimento, da una compagnia di assicurazioni o da un altro istituto finanziario, realizzati attraverso Internet oppure per telefono. Le norme europee prevedono anche il divieto di comportamenti delle società che obbligano i consumatori ad acquistare un servizio non richiesto, oltre a limiti alle telefonate ed e-mail non richieste.
La Commissione ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia l'8 ottobre 2009. In risposta a tale provvedimento l'Italia ha comunicato l'intenzione di modificare la legislazione nazionale per uniformarla alla direttiva, ma ciò non si è finora verificato e quindi l'esecutivo comunitario ha deciso, il 29 settembre scorso, di deferire l'Italia alla Corte di giustizia.