“Se il risparmio non è mai un guadagno, la tragedia del crollo di Barletta deve spingerci a non girare la testa dall’altra parte ogni giorno, in tutti i settori del lavoro e di fronte a situazioni precarie che sono l’humus nel quale si coltivano illegalità, sottratte al controllo delle istituzioni”.

Lo afferma il presidente di Unaprol Massimo Gargano che, alla vigilia della prossima campagna olearia, lancia l’allarme su chi - nel settore - gioca pericolosamente al ribasso per indebolire il potere di acquisto delle aziende olivicole che fanno alta qualità.

Le regole della deregulation spinte all’estremo nel mercato del lavoro e nella mancata prevenzione – ha affermato Gargano – hanno costruito un modello di inviluppo che fa leva sul prezzo più basso possibile. Questo modello non ci appartiene - ha poi concluso il presidente di Unaprol – perché provoca danni irreparabili sul piano della sicurezza alimentare e lancia un’ipoteca oscura sul futuro del sistema delle imprese che hanno fatto del territorio, del controllo dei processi di tracciabilità e dell’alta qualità la leva competitiva di fronte all’omologazione di sapori e a comportamenti molto discutibili dettati dalla globalizzazione”.