Nelle politiche urbanistiche servono nuove consapevolezze
“D'altronde- ha insistito Gargano- è questa l'unica possibilità immediata in un Paese, che destina alla prevenzione idrogeologica la metà di quanto speso per riparare i danni materiali di eventi alluvionali.
In questa logica di collaborazione va pienamente inserito il recente Protocollo di Intesa che l'ANBI ha siglato con la Protezione Civile: un atto che dovrà trovare applicazione in sede regionale e locale, affinché dalle parole si passi ai fatti. Fatti, che potrebbero essere concreti anche nel campo energetico se solo si volessero realmente utilizzare le potenzialità idroelettriche del territorio. E' assolutamente contraddittorio con le esigenze del Paese, l'impossibilità di utilizzo dell'energia da parte dei soggetti che autonomamente la producono, bensì l'obbligo di cederla agli enti gestori per poi riacquistarla a prezzo maggiorato. Ma dov'è l'Unione Europea così attenta a garantire la libera concorrenza in settori come l'agricoltura, arrivando a paventare la procedura d'infrazione all'Italia per il sostegno dato ai settori in crisi per la psicosi da influenza aviaria?”