Grazie, Andrea Zanzotto, poeta di libertà
esili acuminati sensi
e sussulti e silenzi
da questa bava di vicende
- soli che urtarono fili di ciglia
ariste appena sfrangiate pei colli -
da questo lungo attimo
inghiottito da nevi, inghiottito dal vento
da tutto questo che non fu
primavera non luglio non autunno
ma solo egro spiraglio
ma solo psiche
da tutto questo che non è nulla
ed è tutto ciò ch'io sono
tale la verità geme a se stessa
si vuole pomo che gonfia ed infradicia
Chiarore acido che tessi
i bruciori d'inferno
degli atomi e il conato
torbido d'alghe e vermi,
chiarore-uovo
che nel morente muco fai parole
e amori
Andrea Zanzotto