Nuovo Statuto Veneto: commenti di Tomat, Sbalchiero, Zanon
“Lo Statuto sino ad oggi in vigore –proseguono i tre Presidenti- venne approvato il 22 maggio 1971, quaranta anni fa. E nelle condizioni socio economiche di quegli anni affondava i propri articoli e principi. Era assolutamente necessario rimodernare la “carta costituzionale” per aprire una nuova fase che, speriamo, rivoluzionerà l’operatività del Consiglio Regionale stesso. Uno degli obiettivi che è stato raggiunto è quello di avere un Consiglio che lavorerà in maniera più snella dato che saranno limitate le assurde pratiche ostruzionistiche di cui abbiamo avuto triste esperienza sulla nostra pelle di imprenditori in occasione dell’approvazione del secondo Piano Casa”.
“Sul piano del risparmio –proseguono Tomat, Sbalchiero e Zanon-, troviamo che la soluzione -un consigliere ogni centomila abitanti- sia un buon compromesso. Oggi in Veneto abitano poco più di 5milioni di persone e non crediamo che questo numero possa variare in modo repentino. Ciò significa che la casta regionale perderà certamente una decina di consiglieri. Un bel segnale ed un risparmio che va ad aggiungersi a quello, forse più interessante dal punto di vista quantitativo, della modifica dei criteri per la costruzione dei gruppi consiliari. La macchina operativa costa moltissimo”.
“Adesso, approvato lo Statuto, auspichiamo che si possa arrivare in tempi brevi anche alla definizione del nuovo Regolamento in modo da cominciare a lavorare il prima possibile in modo snello e più moderno”.
“Va dato merito al Presiedente Luca Zaia –concludono i tre leaders veneti- di aver preferito la discussione e la trattativa al muro contro muro. Ciò gli consente di passare alla storia per aver approvato lo Statuto del Veneto. Un ringraziamento particolare lo vogliamo tenere per Carlo Alberto Tesserin che con determinazione e coerenza ha seguito gli estenuanti lavori nella commissione speciale da lui presieduta sin dai primi lavori del 2000. Un lavoro di mediazione importante che ha permesso alla fine anche alla nostra regione di avere una nuova carta”.