Gabbie per galline: entro fine anno rispetto norme europee
La legislazione sugli standard minimi per la protezione delle galline ovaiole è in vigore sin dal 1999. Le gabbie non modificate devono essere ritirare progressivamente entro l'inizio del nuovo anno e sostituite da altri sistemi maggiormente adatti a soddisfare i bisogni biologici e comportamentali degli animali. Le gabbie non modificate offrono alle galline un minore spazio vitale rispetto a quelle modificate e sono prive di strutture, come un nido o un posatoio.
"Sono trascorsi dodici anni dall'adozione delle norme e la situazione in certi Stati è ancora insoddisfacente. Le conseguenze per il benessere degli animali e i rischi di distorsioni del mercato sono reali. Ciò pregiudicherebbe gli investimenti e gli sforzi di messa in conformità già fatti e minerebbe la fiducia dei consumatori, fatto questo chiaramente inaccettabile" ha affermato John Dalli, Commissario responsabile per la salute e la politica dei consumatori. Esperti del servizio ispettivo della Commissione, l'Ufficio alimentare e veterinario, effettueranno presto ispezioni per poi decidere se avviare procedure d'infrazione.
Sono disponibili finanziamenti, nel quadro della politica europea di sviluppo rurale per migliorare i sistemi di allevamento delle galline ovaiole, ma soltanto alcuni Stati UE (come ad esempio l'Irlanda) se ne sono avvalsi. Alcuni Stati hanno migliorato i loro sistemi di allevamento anche prima dell'entrata in vigore della direttiva. Svezia, Lussemburgo, Austria e Germania hanno segnalato di essere al 100% in linea con le disposizioni di legge.
Stando ad uno studio realizzato nel 2010 dal Parlamento europeo, l'UE è autosufficiente per quanto concerne le uova in guscio. Le importazioni di uova riguardano essenzialmente gli ovoderivati e la loro quantità non è mai stata significativa. I cittadini europei possono ottenere informazioni sul tipo di allevamento direttamente dai dati riportati sulle uova. Un numero, relativo al sistema di allevamento, è impresso direttamente sul guscio. Questo è l'unico sistema di etichettatura europeo obbligatorio per ora esistente per quanto concerne il tipo di allevamento. Grazie a questo sistema di classificazione l'UE ha registrato un importante aumento nel consumo di uova risultanti dall'allevamento all'aperto.