L’albero ritorna al suo posto
I vantaggi di questa pratica, divulgati anche attraverso una pubblicazione (“Agroforestazione”) sono sia ambientali che economici: la giusta distanza (sesto d’impianto) tra gli alberi sul terreno agricolo permette loro di crescere meglio e più in fretta, perché più esposti al sole; contemporaneamente gli apparati radicali delle piante contribuiscono a migliorare la struttura del suolo.
Lo studio, che è parte di un progetto europeo (SAFE: Silvoarable Agroforestry For Europe), analizza e sostiene la coabitazione di alberi e colture agricole. L’albero inserito nelle colture agricole si sviluppa in misura 2-3 volte maggiore a quella di un albero forestale (cresciuto in foresta) producendo legname di qualità superiore, rivestendo anche un ruolo protettivo sulle coltivazioni in caso di alte temperature o siccità e riducendo la traspirazione della coltura. Inoltre i filari d’alberi ospitano una grande varietà di insetti “utili” che agiscono contro i parassiti dannosi alle colture.
Creare un ambiente di questo tipo, favorevole alla biodiversità, richiede comunque tempo e pazienza. Tuttavia la redditività a lungo termine dei progetti agroforestali è molto spesso superiore ai progetti di monocoltura.
La pubblicazione è scaricabile dal link: http://www.venetoagricoltura.org/basic.php?ID=3589