UE: 3,9 mln di euro a 528 edili licenziati in Trentino A.A.
La domanda italiana di intervento del Fondo si riferisce a 643 licenziamenti in 323 piccole e medie imprese operanti nel settore dell'edilizia nel Trentino-Alto Adige. I licenziamenti sono una conseguenza della crisi economica e finanziaria, che ha determinato un forte calo della domanda di nuove abitazioni e di lavori di rinnovo del parco edilizio in questa regione.
Su un totale di 643 lavoratori licenziati, sono 528 quelli per i quali il reinserimento nel mercato del lavoro si presenta più difficile e a cui sono diretti gli aiuti del FEG. Il pacchetto di interventi FEG comprenderà servizi di consulenza e di orientamento individualizzati per i lavoratori, valutazione delle competenze e ricollocamento professionale, coaching, formazione generale e riqualificazione, formazione professionale individuale, tutoraggio dopo il reinserimento nel mondo del lavoro e il versamento di indennità di presenza e di sussistenza.
I dati disponibili confermano la significativa contrazione del settore della costruzione, in calo nell' UE-27 per sette trimestri consecutivi (dal 1° trimestre 2009 al 3° trimestre 2010) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La causa principale è stata la diminuzione degli investimenti privati nel comparto abitativo.
Il territorio interessato dai licenziamenti è quello delle due province autonome di Trento e Bolzano. Nel 2009 la situazione economica di entrambe le province è peggiorata e la crescita economica rispetto all' anno precedente è stata negativa (rispettivamente -3,0% e -2,6%), con riflessi negativi importanti sull'occupazione. In Trentino Alto Adige il settore dell'edilizia contribuisce per il 15% circa al PIL regionale e rappresenta oltre l'8% dell'occupazione, e le percentuali dei licenziamenti a livello locale è più elevata che in altri settori.
Da quando è iniziata l'attività del Fondo (nel gennaio 2007) le domande di contributo finanziario sono state 78, per un importo totale di 357,6 milioni di euro, e i lavoratori che ne hanno beneficiato sono stati quasi 76.000. Le domande sono presentate da un numero crescente di Stati e riguardano un numero sempre maggiore di settori, dall'automobile al tessile, dall'edilizia ai macchinari all'elettronica, e molti altri.
Il Fondo è un'iniziativa proposta del presidente Barroso per venire in aiuto delle persone che perdono il lavoro in conseguenza della globalizzazione. Sulla base dell'esperienza acquisita dal 2007 e tenuto conto del valore aggiunto che gli interventi del FEG rappresentano per il lavoratori beneficiari degli aiuti e per le regioni colpite, la Commissione ha adottato il 6 ottobre 2011 una proposta di nuovo regolamento che mantiene in attività il Fondo anche per il periodo successivo al 2013 e ne migliora ulteriormente il funzionamento.
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