Bruxelles: non si incentivano le biomasse
“Sono provvedimenti che per il nostro Paese sono praticamente ininfluenti – spiega Confagricoltura - a dimostrazione che non c’è una reale volontà di incentivare la produzione di colture energetiche”.
L’aiuto rimane fissato ad un livello troppo basso (45 euro ad ettaro), chiaramente non incentivante per gli agricoltori. Lo dimostrano i dati: poco più di 500.000 ha nei 17 Paesi che ne hanno usufruito nel 2005; solo 258 ha in Italia).
L’agricoltore è scoraggiato dal fatto che la domanda per l’aiuto agroenergetico è più complicata di quella per l’aiuto disaccoppiato, ed ha un iter di pagamento più lento.
Ci sono poi da aggiungere gli ostacoli normativi all’applicazione dell’aiuto per la soia (prevalenza degli usi alimentari nel valore finale del prodotti e fissazione delle rese per ettaro), che è il prodotto di maggior appeal per la realtà italiana.
Confagricoltura rimarca, infine, che gli accordi stipulati sul territorio per la produzione di biodiesel (a Bologna e in Veneto), prescindono dalla richiesta di aiuto. “I 45 euro ad ettaro non compensano le difficoltà burocratiche da affrontare e gli agricoltori preferiscono farne a meno.”