Sigarette lasciate accese: iniziativa UE per ridurre incendi
Dal 17 novembre 2011 tutte le sigarette vendute in Europa devono rispondere a questi requisiti. Spetterà alle autorità nazionali dei 27 Paesi far rispettare questa nuova misura di sicurezza antincendio. John Dalli, Commissario europeo responsabile per la salute e i consumatori, ha affermato: "Non esiste una sigaretta sicura e, ovviamente, la cosa più sicura consiste nel non fumare affatto! Ma se le persone scelgono di fumare, le nuove norme che stanno per entrare in vigore faranno obbligo ai fabbricanti di produrre soltanto sigarette con ridotta propensione alla combustione proteggendo così centinaia di cittadini dal rischio d'incendio".
L'esperienza maturata in Finlandia, in cui il numero di vittime di incendi causati da sigarette si è ridotto del 43%, suggerisce che nell'UE si potrebbero salvare annualmente circa 500 vite umane. Il tabacco è il maggior rischio sanitario evitabile in Europa e causa ogni anno la morte di più di mezzo milione di persone nell'UE. La Commissione mantiene il suo impegno per realizzare una "Europa senza fumo" e affronta la problematica per il tramite della sua campagna "Gli ex fumatori sono inarrestabili".
Come cambieranno le sigarette con le nuove norme? I fabbricanti di carta per sigarette hanno cambiato la loro produzione di carta per inserire due anelli di carta più spessa in due punti lungo la sigaretta. Se la sigaretta è lasciata accesa incustodita il tabacco che brucia raggiunge uno di questi anelli e dovrebbe autospegnersi poiché l'anello limita l'apporto d'aria/ossigeno. Una sigaretta RIP riduce il tempo di combustione e riduce quindi la possibilità di trasmettere il fuoco a mobili, lenzuola o altri oggetti.
Le nuove norme sono state elaborate in forza della Direttiva europea sulla sicurezza generale dei prodotti che fa obbligo ai produttori di immettere sul mercato soltanto prodotti sicuri. Nel 2008 la Commissione europea ha definito i requisiti di sicurezza previa discussione con gli Stati, le industrie del tabacco e della carta e le ONG e ha quindi invitato il Comitato europeo di normazione (CEN) a sviluppare le norme pertinenti.
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