UE agisce contro la resistenza ai farmaci antimicrobici
Il piano d'azione comprende la sensibilizzazione all'uso appropriato dei farmaci, la revisione della legislazione europea in questo campo, la formulazione di raccomandazioni, il rafforzamento della prevenzione e controllo in medicina animale e umana, la promozione di farmaci nuovi e di sistemi di sorveglianza, oltre che la ricerca e l'informazione pubblica.
John Dalli, commissario europeo per la salute e la politica dei consumatori, ha dichiarato: "Dobbiamo agire rapidamente e con decisione se vogliamo che i farmaci antimicrobici restino un trattamento efficace contro le infezioni batteriche nell'uomo e negli animali. Le dodici azioni concrete per i prossimi cinque anni potranno contribuire a limitare la propagazione della resistenza agli antimicrobici e alla messa a punto di nuovi trattamenti. Perché questo programma possa realizzarsi con successo l'Unione europea, gli Stati membri, gli operatori della sanità, l'industria farmaceutica, gli allevatori e molti altri dovranno unire i loro sforzi".
La responsabile europea per la ricerca e l'innovazione Máire Geoghegan Quinn ha aggiunto: "È indispensabile sviluppare una nuova generazione di antibiotici in grado di debellare i batteri e altri agenti patogeni resistenti ai farmaci. Investire nella ricerca e nell'innovazione significa assicurare ai pazienti le migliori cure possibili. La Commissione manterrà questo impegno anche nel quadro del futuro programma "Orizzonte 2020" di finanziamento della ricerca."
Gli antimicrobici comprendono gli antibiotici, medicinali essenziali per l'uomo e per gli animali, e possono essere utilizzati anche come disinfettanti, antisettici e prodotti per l'igiene, hanno permesso di ridurre sensibilmente la pericolosità delle malattie infettive e rimangono uno strumento indispensabile in medicina. Nonostante ciò i batteri sono diventati sempre più resistenti e hanno provocato infezioni gravi fin dagli anni 90. Quando la resistenza agli antimicrobici è apparsa come una seria minaccia per la sanità pubblica, la Commissione ha avviato le prime iniziative, che trovano nel nuovo piano d'azione una sistemazione più organica e, si spera, efficace.