Unione europea: si allunga lista di zone naturali protette
La rete garantisce la sopravvivenza di habitat preziosi, comprende circa 26 000 siti e il 90% della superficie aggiunta alla rete è costituita da siti marini (17.000 km²), situati soprattutto nel Regno Unito, ma anche in Francia, Belgio, Grecia, Cipro e Italia. Nel nostro paese sono stati aggiunti 871 kmq in centinaia di nuovi siti. Le estensioni maggiori riguardano la regione delle Alpi (+ 26 kmq), l'area continentale (+ 185 kmq) e le regioni del Mediterraneo (+ 660 kmq).
I nuovi siti marini garantiranno un rifugio essenziale a molte tra le specie europee più rare e a rischio. Le zone dell'Oceano Atlantico comprendono nove barriere coralline di acqua fredda di importanza fondamentale per la biodiversità, popolate da coralli, ragni di mare e numerose specie tuttora prive di nome. Nel Mediterraneo i nuovi siti permetteranno di migliorare la protezione di specie come la tartaruga verde Chelonia mydas, la tartaruga marina comune Caretta Caretta e la foca monaca del Mediterraneo Monachus monachus, che svolgono un ruolo fondamentale negli ecosistemi in cui vivono. Le decisioni della Commissione costituiscono un passo importante verso il completamento della rete Natura 2000 entro il 2012 e consentiranno di migliorare la protezione di una serie di preziosi habitat terrestri, tra cui le torbiere lituane, le pianure saline ungheresi e le praterie calcaree ricche di varie specie in Italia e a Cipro.
Natura 2000 non è tuttavia una "camicia di forza": attività come l'agricoltura, il turismo, la selvicoltura e le attività ricreative possono continuare a svolgersi a condizione che siano sostenibili e in armonia con l'ambiente. L'obiettivo principale della rete è quello di porre fine alla perdita di biodiversità entro il 2020. Sono gli Stati membri dell'UE che selezionano i propri siti, ufficialmente riconosciuti dalla Commissione come "Siti di importanza comunitaria", e dispongono di sei anni per applicare le misure di gestione necessarie. Le zone protette sono molto varie e rispecchiano la biodiversità dell'Unione europea, minacciata costantemente dalle attività umane.