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Strategia UE su migrazione: più cooperazione e mobilità

30/11/2011
L'Unione europea deve rafforzare le sue relazioni con i paesi terzi per avvalersi maggiormente dei reciproci vantaggi che la migrazione può apportare. Benché la migrazione sia tra le principali priorità politiche dell'Unione europea, la primavera araba e gli avvenimenti del 2011 nel sud del Mediterraneo hanno ulteriormente evidenziato la necessità che tale politica sia completa e coerente. Per questo la Commissione europea ha presentato nei giorni scorsi una proposta che rafforza il dialogo e la cooperazione operativa nel settore della migrazione e della mobilità con i paesi terzi partner.

Si tratta di un nuovo "approccio globale in materia di migrazione e mobilità", che pone al centro la mobilità dei cittadini dei paesi terzi e che rende il partenariato più sostenibile e aperto al futuro. La mobilità dei cittadini dei paesi terzi attraverso le frontiere esterne dell'UE è importante poiché riguarda molte categorie di persone, come visitatori di breve durata, turisti, studenti, ricercatori, uomini d'affari o familiari in visita, ed è legata alla politica in materia di visti.

"Stiamo definendo un quadro strategico chiaro e coerente in materia di migrazione e sviluppo. Solo rafforzando il dialogo e la cooperazione con i paesi partner l'Unione europea sarà meglio attrezzata per gestire il fenomeno migratorio sul suo territorio e in ambito internazionale. Il nuovo approccio globale in materia di migrazione e mobilità rappresenta il quadro strategico necessario per conferire un valore aggiunto all'azione dell'Unione e degli Stati membri in questo settore", ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria per gli Affari interni.

Per questo, in primo luogo saranno creati partenariati per la mobilità con i Paesi vicini all'UE come Tunisia, Marocco ed Egitto. Saranno predisposti centri di risorse per la migrazione e la mobilità, per fornire risorse e assistenza ai cittadini e ai paesi partner nel settore dell'adeguamento delle qualifiche e del coordinamento fra domanda e offerta di lavoro.

Tra gli strumenti più interessanti c'è il nuovo "Portale europeo dell'immigrazione", un sito web che offre informazioni pratiche ai cittadini stranieri interessati a recarsi nell'UE. Dove presentare la domanda per ottenere un permesso di lavoro in Germania? Un cittadino indiano ha bisogno di un permesso di soggiorno per studiare in Spagna? Se il datore di lavoro vi sfrutta, a chi rivolgersi per ottenere aiuto? Il sito, ec.europa.eu/immigration, si rivolge anche ai migranti già presenti nell'Unione che intendono spostarsi da uno Stato membro a un altro, e fornisce informazioni specifiche per ogni categoria di migranti circa le procedure di migrazione in tutti e 27 gli Stati UE.

L'Unione europea ospita 20,1 milioni di cittadini di paesi terzi, che rappresentano circa il 4% della popolazione totale. Nel 2010 gli Stati membri dell'UE e i paesi che partecipano alla cooperazione Schengen hanno rilasciato più di 11 milioni di visti. Si calcola che ogni anno varie centinaia di migliaia di persone siano vittime della tratta in direzione o all'interno dell'UE.

Il Portale europeo dell'immigrazione è un primo punto di accesso a informazioni pratiche e aggiornate sulle procedure e sulle politiche nazionali in materia di immigrazione nell'UE. Lavoratori, ricercatori, studenti e persone che cercano di raggiungere i familiari già trasferiti nell'Unione possono trovarvi informazioni adatte alle loro esigenze e riguardanti lo Stato membro in cui sono interessati a recarsi. Il portale contiene anche collegamenti diretti ai siti web delle autorità nazionali competenti per l'immigrazione. Gli utenti possono inoltre trarne informazioni semplici sui loro diritti e sull'eventuale necessità di disporre di un visto per entrare nell'UE. Il Portale spiega anche come attraversare legalmente le frontiere dell'Unione e descrive i rischi connessi alla migrazione irregolare, come la tratta e il contrabbando.

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