Coldiretti: niente neve in montagna e siccità di autunno
In Emilia Romagna - riferisce la Coldiretti - è stato addirittura necessario deviare per fini potabili a favore della popolazione civile il normale corso delle acque dei canali di bonifica destinati per l’irrigazione dei campi. ll Canale Emilia Romagnolo (Cer) che prende acqua dal Po per portarla in Romagna per irrigare i campi, in questi giorni in cui l’agricoltura non irriga, sta rifornendo – spiega la Coldiretti - la società Romagna Acque. L’intervento di sostegno si è reso necessario dopo che la diga di Ridracoli, massimo serbatoio d’acqua della Romagna, ha visto ridurre ai minimi termini il livello dell’acqua a causa della siccità autunnale. Secondo i dati di Romagna Acque, il livello della diga - continua la Coldiretti - è a 5,5 milioni di metri cubi, vicinissimo quindi ai 5 milioni di metri cubi che fa scattare l’allarme per il prelievo dell’acqua.
Gli effetti del cambiamento climatico - continua la Coldiretti - si fanno sentire nelle campagne con un aumento degli eventi estremi e uno sfasamento delle stagioni che è oramai entrato nella norma che rappresenta una nuova sfida per lo sviluppo. La Conferenza di Durban è un'opportunità unica per aumentare le sinergie fra l'adattamento al cambiamento climatico, la sua mitigazione e la sicurezza alimentare. Una nuova sfida per l'impresa agricola che deve interpretare il cambiamento e i suoi effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Servono - conclude la Coldiretti - interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali del piano irriguo nazionale previsto dalla finanziaria, campagne di informazione ed educazione sull'uso corretto dell'acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico.