Oltre 30 mln di euro per promozione agroprodotti Paesi terzi
I finanziamenti verranno distribuiti lungo un periodo di tre anni e coinvolgono in tutto 20 programmi europei, per un bilancio totale di 60.200.000 di euro per cui l'Unione contribuisce con 30,1 milioni di euro: il contributo europeo è infatti un co-finanziamento al 50%. La sfera di applicazione dei progetti comprende il mercato di prodotti freschi e trasformati di frutta e verdura, di latte e prodotti caseari, di prodotti DOP (Denominazioni di Origine Protetta), IGP (indicazione geografica protetta) e STG (Specialità Tradizionale Garantita), di prodotti dell'agricoltura biologica, di olio d'oliva, vino e liquori, cereali e riso, orticoltura e carne.
In aggiunta ai programmi già ammessi al finanziamento nel 2011, del mercato interno e quelli adottati per combattere le conseguenze della crisi E-Coli crisi del settore della frutta e verdura fresca, i servizi della Commissione hanno ricevuto, alla fine di giugno 2011, 31 programmi destinati ai paesi terzi. Di questi, i 20 programmi citati sono risultati idonei per il cofinanziamento.
Nel 2000 il Consiglio aveva deciso che l'Unione europea avrebbe potuto intervenire con il 50% (fino al 60% nei programmi di promozione del consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e di prevenzione al consumo di alcool) di finanziamenti per promuovere i prodotti agricoli e alimentari nel mercato unico dell'UE e nei paesi terzi. Il bilancio totale annuo disponibile per questi programmi di promozione è di circa 55 milioni e comprende misure di diverso genere tra cui relazioni pubbliche, campagne di promozione e pubblicità che mettano in rilievo i vantaggi dei prodotti comunitari, soprattutto in termini di qualità, sicurezza e igiene, nutrizione, etichettatura, benessere degli animali o dell'ambiente e metodi di produzione. Rientrano nel budget anche le iniziative di partecipazione a manifestazioni e fiere, le campagne di informazione sul sistema comunitario delle denominazioni di origine protette (DOP), indicazioni geografiche protette (IGP) e specialità tradizionali garantite (STG) e le informazioni sulla qualità, le etichette e i prodotti bio. Per un consumo consapevole di vino è stato istituito un sistema comunitario dei vini di qualità prodotti in regioni determinate (VQPRD). Le organizzazioni professionali interessate possono presentare le loro proposte agli Stati di appartenenza due volte l'anno.