Proposte UE per rendere l'IVA più moderna
Partendo da queste premesse la Commissione adotta una comunicazione sul futuro dell'IVA, con cui stabilisce le caratteristiche fondamentali del nuovo sistema IVA e gli interventi prioritari necessari per renderlo più semplice, più efficiente e più solido nell'UE. La proposta è basata sui risultati di una vasta consultazione condotta dalla Commissione nei mesi scorsi, sulla quale sono stati ricevuti più di 1.700 contributi.
Gli obiettivi del nuovo sistema IVA sono tre. Innanzitutto l'IVA deve essere di più facile applicazione per le imprese. Un sistema IVA più semplice e trasparente ridurrebbe gli oneri amministrativi considerevoli delle imprese e stimolerebbe maggiormente il commercio transfrontaliero, il che favorirebbe a sua volta la crescita. Le misure previste in favore di un sistema IVA più a misura d'impresa sono volte ad estendere l'approccio di "sportello unico" alle operazioni transfrontaliere, a standardizzare le dichiarazioni IVA e a fornire un accesso chiaro e semplice alle informazioni dettagliate sui sistemi IVA nazionali tramite un portale web centrale.
In secondo luogo, il sistema IVA deve sostenere in maniera più efficiente l'impegno degli Stati in favore di un risanamento fiscale e di una crescita economica sostenibile. L'ampliamento della base imponibile e la limitazione del ricorso alle aliquote ridotte consentirebbe di generare nuovi flussi di entrate per gli Stati membri senza dover aumentare le aliquote in vigore. Se fossero abolite esenzioni e riduzioni, in alcuni Stati membri l'aliquota IVA normale potrebbe addirittura essere ridotta senza ripercussioni sulle entrate. La comunicazione odierna stabilisce i principi guida sulla revisione delle esenzioni e delle aliquote ridotte.
In terzo luogo, è necessario risolvere il problema delle attuali perdite di entrate enormi dovute all'IVA non versata. Si stima che circa il 12% dell'imponibile IVA non sia riscosso (il cosiddetto divario IVA). Nel 2012 la Commissione proporrà l'istituzione di un meccanismo di reazione rapida che consentirà agli Stati di intervenire in maniera migliore in caso di sospetto di frode. Inoltre, la Commissione verificherà se gli attuali meccanismi antifrode, tra cui Eurofisc, debbano essere rafforzati e vaglierà la possibilità di creare un gruppo di revisori transfrontaliero al fine di facilitare i controlli multilaterali.
Infine, la Commissione ha concluso che la questione annosa del passaggio a un sistema IVA basato sull'imposizione nel paese di origine non è più rilevante. Pertanto, l'IVA continuerà ad essere riscossa nel paese di destinazione (ossia il paese in cui ha sede l'acquirente) e la Commissione si impegnerà a creare un sistema IVA moderno basato su questo principio.
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