Neve ko e siccità nel quarto autunno più caldo da 2 secoli
Nell’immediato a preoccupare è pero’, oltre alla mancanza di neve in montagna sulle piste da sci che rischia di compromettere la stagione turistica, anche l’assenza di precipitazioni in molti territori dove si fa i conti con una straordinaria siccità autunnale. Gli invasi della diga di Ridracoli in Romagna sono quasi a secco e si parla addirittura di un possibile razionamento dell’acqua se la situazione non cambierà mentre nelle Marche - continua la Coldiretti - l’autunno piu’ siccitoso da almeno 50 anni ha indurito i terreni e reso costose e difficili le attività di preparazione e semina dei terreni. Sulla base dei dati agrometeorologici dell’Assam, nel mese di novembre è caduto appena un quarto della pioggia (23 millimetri) rispetto alla media storica mensile del periodo (97 millimetri). L’estate prolungata fino a tutto novembre con temperature fuori dalla media e la perdurante mancanza di acqua - sostiene la Coldiretti - stanno creando seri problemi alle colture in campo e alle semine.
I timori - continua la Coldiretti - si estendono peraltro al futuro poiché l’autunno è normalmente la stagione nella quale grazie alle precipitazioni si ristabiliscono le scorte idriche con la neve in montagna e l’acqua nei terreni da utilizzare con l’arrivo del caldo nelle stagioni primavera ed estate.
Gli effetti del cambiamento climatico - sostiene la Coldiretti - si fanno sentire nelle campagne con un aumento degli eventi estremi e uno sfasamento delle stagioni che è oramai entrato nella norma che rappresenta una nuova sfida per lo sviluppo. La Conferenza di Durban è un'opportunità unica per aumentare le sinergie fra l'adattamento al cambiamento climatico, la sua mitigazione e la sicurezza alimentare. Una nuova sfida per l'impresa agricola che deve interpretare il cambiamento e i suoi effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Servono - conclude la Coldiretti - interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali del piano irriguo nazionale previsto dalla finanziaria, campagne di informazione ed educazione sull'uso corretto dell'acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico.