Al 38% l'evasione degli scontrini per lo spritz
Il direttore regionale dell'Agenzia delle Entrate, Giovanni Achille Sanzò, spiega che queste operazioni sono fatte per incentivare “l'adempimento spontaneo da parte dei gestori a pagare per il reddito effettivo, aumentando la coscienza fiscale e incrementando l'adesione spontanea”. Un normale cittadino, invece, parla semplicemente di evasione! E non sono cifre da poco: il totale dei corrispettivi incassati dai 51 esercizi controllati nel Veneto ammonta a 91.041 euro con una media di oltre 1726 euro per locale (ma quelli di Padova e Verona, città universitarie, superano i 2400 2 2800 euro) quasi 400 euro in più che nei precedenti venerdì (+38%). Siamo alle medie, perché in un bar-spritz di Mirano, in provincia di Venezia quindi e non nel tanto famigerato centro storico lagunare, si è toccata la percentuale massima di scostamento, 229%. Come a dire, uno scontrino rilasciato ogni tre spritz serviti. Dati che per altro non sono così eccezionali visto che in singoli casi si è arrivata ad una evasione per 2146 euro in un esercizio di Rovigo o 1567 in uno di Verona. Sempre e solo in una serata!
Per il direttore Sanzò sono cifre che possono far pensare ad una diffusa evasione che complessivamente potrebbe arrivare a superare i 120 mila euro l'anno. Ma, soprattutto, operazioni di questo genere contribuiscono a cambiare il rapporto tra contribuenti e Agenzia delle Entrate. Per fare un esempio, negli esercizi controllati sono stati trovati solo due lavoratori 'in nero' con una netta diminuzione rispetto al personale irregolare che vi si poteva riscontrare un anno fa. Come a dire che aumentando i controlli c'è anche un aumento della responsabilizzazione dei gestori per cui ci si può augurare che nella prossima dichiarazione dei redditi ci sia un maggiore rispetto della verità.
E poi c'è il nuovo atteggiamento dei cittadini: “ci arrivano – conferma il direttore generale del Veneto – denunce specifiche da parte dei cittadini. E non sono anonime, anzi firmate e circostanziate. Come a dire che forse non è più solo uno slogan che se pagano tutti, paghiamo tutti meno”.