Capitale di rischio e accesso al credito PMI: nuove norme UE
L'approccio è semplice: una volta rispettati determinati criteri, tutti i gestori di fondi possono ricorrere alla designazione "fondo europeo di capitale di rischio". Scompariranno i requisiti complessi e differenziati per ogni Paese UE e, con l'introduzione di un insieme unico di norme, i fondi di capitale di rischio potranno aumentare le proprie dimensioni.
Antonio Tajani, responsabile per l'industria e le imprese, ha dichiarato: "Semplificare l'accesso ai finanziamenti per le PMI è una priorità per uscire dalla crisi. Il nostro piano d'azione evidenzia come l'Europa stia facendo quanto in suo potere per progredire in tal senso. Miriamo a rafforzare gli strumenti finanziari dell'UE a disposizione delle PMI e a facilitare il loro accesso ai mercati finanziari."
Molte analisi mostrano che se un'impresa può contare su investitori in capitale di rischio a lungo termine, soprattutto nelle sue prime fasi di vita, ha più successo rispetto a un'impresa che può contare soltanto su prestiti bancari a breve termine. Tuttavia, mentre i fondi di capitale di rischio all'interno dell'Unione gestiscono in media 60 milioni di euro, i loro omologhi negli Stati Uniti hanno un portafoglio medio di 130 milioni. Inoltre, tra il 1999 e il 2005 il capitale di rischio statunitense ha investito circa 4 milioni di euro per impresa, l doppio che in Europa. Per quanto riguarda gli investimenti nelle prime fasi di vita di un'impresa, tra il 2003 e il 2006 i fondi statunitensi hanno raggiunto una media di 2,2 milioni di euro per impresa, mentre in Europa l'investimento medio è stato di 400 000 euro.
Gli elementi chiave della proposta Ue si dirigono quindi sull'istituzione di un corpus unico di norme per il quale un fondo di capitale di rischio europeo deve investire il 70% del capitale impegnato dai propri finanziatori nelle PMI, fornire capitale fresco a tali PMI e non ricorrere all'indebitamento. Il complesso normativo farà in modo che operino solamente le categorie di investitori idonei e che questi ultimi sappiano esattamente quale sia la redditività dell'investimento associato a un fondo di capitale di rischio europeo.
Infine, il regolamento disporrà che tutti i gestori di fondi di capitale di rischio che rispondono ai requisiti abbiano un passaporto europeo di commercializzazione che consenta loro di accedere a tutti gli investitori idonei all'interno dell'UE.
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