Consumi natalizi, resta grande prudenza in attesa dei saldi
20/12/2011
Clima di austerity, spese prudenti e attesa per i saldi. E’ quanto emerge da un primo monitoraggio della Cidec (Confederazione Italiana dei Commercianti) sui consumi di Natale. Monitoraggio – effettuato attraverso le sedi provinciali - che conferma la prudenza delle famiglie italiane ed una sostanziale tenuta dei consumi rivisti al ribasso rispetto al 2010. Dalla fotografia scattata dalla Cidec, gli italiani si confermano consumatori “più attenti”, con comportamenti di consumo più razionali, riflessivi nelle scelte d’acquisto e accorti al portafoglio. Molti – soprattutto per gli acquisti più costosi – attenderanno i saldi del prossimo 5 gennaio: “Il cliente va sempre più alla ricerca dell’occasione migliore – conferma il presidente nazionale Cidec, Paolo Esposito - la propensione all’acquisto è diminuita e la percezione negativa della situazione socio-economica scoraggia le spese. Gli acquisti nel periodo natalizio si stanno mantenendo in linea con il profilo di domanda, piuttosto modesta, che sta caratterizzando la dinamica dei consumi di questi mesi. Nell’attuale fase, tutti gli indicatori congiunturali evidenziano una situazione di sostanziale stagnazione dell’economia, che sembra aver assunto caratteristiche strutturali di modesta crescita, consumi fermi e aspettative delle famiglie ispirate a comportamenti di spesa decisamente prudenti. Ci attendiamo una "ripresina" solo ad inizio gennaio, in concomitanza con l’avvio dei saldi invernali. Non sarà la soluzione a tutti i problemi ma le vendite promozionali potranno rappresentare una boccata d’ossigeno per il comparto”.
Per quanto riguarda la tendenza all’acquisto, le vendite di prodotti alimentari rimarranno nel complesso invariate, con un ridimensionamento del consumo di caviale e salmone da parte delle famiglie a cui si accompagnerà anche un contenimento delle vendite dello zampone del cotechino, seguendo un trend già consolidato negli ultimi anni. Prenotazioni in calo per il pesce fresco ma qui non si attendono bruschi cali nelle vendite. Per quanto riguarda il non alimentare, il giocattolo si conferma la forma di regalo diffusa, seguito dai libri e dai prodotti per la persona. Calo per l’elettronica se non per piccoli elettrodomestici dal valore unitario non molto elevato. In calo anche l’abbigliamento: qui la Cidec nota una forte attesa dei consumatori in vista dei saldi. Infine, i viaggi, in calo rispetto allo scorso anno. L’esigenza di contenere i bilanci familiari costituirà un freno ai viaggi, soprattutto all’estero. Calate le prenotazioni con largo anticipo, i viaggiatori preferiranno attendere last-minute e addirittura "last-second" con risparmi molto consistenti. I più giovani si orienteranno per i pacchetti di Capodanno nelle capitali europee ma anche qui, per adesso, al domanda è in calo. Molte delle famiglie italiane che decideranno di partire preferiranno mete interne (montagna e città d’arte) ma si tratterà di soggiorni non molto prolungati.