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Lavoratori qualificati: nasce tessera professionale europea

20/12/2011
Lavoratori qualificati: nasce tessera professionale europeaLa diminuzione della popolazione in età lavorativa in diversi Paesi UE determina un aumento della domanda di personale altamente qualificato che entro il 2020 dovrebbe tradursi in almeno 16 milioni di nuovi posti di lavoro. Se l’Europa vuole rispondere a questa sfida, deve affrontare le attuali carenze di personale, ad esempio avvalendosi di professionisti altamente qualificati e disposti a trasferirsi in altri Paesi UE. Tuttavia questo potenziale può essere sfruttato solo se i trasferimenti all’estero per motivi lavorativi risulteranno più semplici, il che richiede un riconoscimento rapido e affidabile delle qualifiche professionali ottenute nell’UE.

Per questo motivo la Commissione ha proposto la revisione della direttiva sulle qualifiche professionali, con l'obiettivo di semplificare le regole per la mobilità dei lavoratori altamente qualificati in Europa. Tra le novità principali, si introdurrà una tessera professionale europea che consentirà un riconoscimento più facile e rapido delle qualifiche. Saranno presi in considerazione aspetti che riguardano le preoccupazioni dell’opinione pubblica sulle competenze linguistiche e la mancanza di mezzi efficaci per la segnalazione di errori professionali, in particolare in ambito sanitario.

La direttiva sulle qualifiche professionali è essenziale per consentire agli operatori di avviare una nuova attività o di trovare un posto di lavoro in un altro Paese UE. Il Commissario per il Mercato interno e i servizi, Michel Barnier, ha dichiarato: “L’Europa sta affrontando numerose sfide. Una di esse sarà l’aumento della domanda di personale altamente qualificato in tutta l’UE. La proposta sulle qualifiche professionali risponde all’esigenza di disporre di un buon sistema di riconoscimento delle qualifiche per sostenere la mobilità dei professionisti di tutta Europa. In questo modo sarà più facile trasferirsi laddove si prospettano offerte di lavoro, contribuendo così alla crescita dell’economia europea. Sono convinto che l’idea di una tessera professionale europea, sotto forma di certificato elettronico, sia la giusta via da seguire."

Oltre all'introduzione della tessera, gli elementi chiave della proposta sono il comune accesso alle informazioni per il riconoscimento delle qualifiche professionali, l'aggiornamento dei requisiti minimi di formazione per medici, dentisti, farmacisti, infermieri, ostetriche, veterinari e architetti e un sistema di allerta per gli operatori sanitari che godono del riconoscimento automatico. Quest'ultimo è particolarmente importante perché in passato medici con divieto di praticare nel proprio paese si sono trasferiti all’estero senza che altri Paesi UE ne fossero a conoscenza.

Un quadro comune di formazione e verifiche professionali sulla base di un insieme condiviso di nozioni, abilità e competenze che valutino la preparazione, consentirà il riconoscimento automatico dei diversi impieghi e la valutazione reciproca delle professioni regolamentate. Il sistema garantirà maggiore trasparenza e legittimazione degli impieghi: i Paesi europei dovranno di fatto fornire un elenco delle proprie professioni e giustificare la necessità di una regolamentazione.

nella foto Commissario per il Mercato interno e i servizi, Michel Barnier

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