Il territorio veneto ed il rischio idrogeologico
"In Veneto - ha dichiarato Massimo Gargano, presidente dell'ANBI, l'Associazione Nazionale delle Bonifiche e Irrigazioni - oltre l'85% del territorio è a rischio allagamenti, una situazione che seppur in percentuali minori interessa quasi il 70% dei comuni italiani e in alcune regioni, come la Valle D'Aosta, l'Umbria e la Calabria, il rischio idraulico è totale". "E' necessario pertanto - ha concluso Gargano - proseguire con determinazione l'opera di messa in sicurezza del territorio".
Al proposito Daniele Toniolo, presidente del consorzio di bonifica "Sinistra Medio Brenta", ha sottolineato il ruolo centrale dei consorzi di bonifica, ricordando il protocollo d'intesa, firmato a Roma appena dieci giorni fa dall’ANBI e dalla Protezione Civile, per una collaborazione efficace per ridurre il rischio idrogeologico sul territorio nazionale.
Sulla necessità di una rinnovata formazione per i dipendenti degli enti locali ha, invece, insistito Claudio Tessari, sindaco di Spinea nel veneziano, intervenuto in rappresentanza dell’ANCI Veneto.
A conclusione della mattinata, arricchita dalle relazioni di docenti universitari e tecnici, ha preso la parola Anna Maria Martuccelli, direttore generale dell'ANBI, sottolineando che, alle trasformazioni del territorio, la Bonifica ha saputo rispondere, negli anni più recenti, con l’applicazione di nuove tecniche di ingegneria idraulica in piena sintonia con l'ambiente.