Appalti pubblici più moderni: miglior crescita e occupazione
La revisione delle direttive sugli appalti pubblici fa parte di un programma che mira alla modernizzazione del settore in tutta l'Unione europea e comprende una direttiva sulle concessioni che fino ad oggi erano disciplinate soltanto parzialmente a livello europeo e necessitano più coerenza. Questa riforma costituisce una delle dodici azioni prioritarie nell’ambito dell’Atto per il mercato unico dell’aprile 2011 e introduce strumenti più flessibili che permettono ai poteri pubblici e ai loro fornitori di concludere contratti trasparenti e competitivi per un miglior rapporto qualità/prezzo.
Il Commissario europeo per il mercato interno e i servizi, Michel Barnier, ha dichiarato: “Questa riforma è necessaria, ambiziosa e realistica. Le direttive attuali hanno dato buoni risultati. Tuttavia è necessaria un’evoluzione delle stesse ed auspico che le direttive sugli appalti pubblici siano più semplici, più efficaci e che agevolino il lavoro di coloro che hanno a che fare con gli appalti pubblici quotidianamente. La proposta di direttiva sulle concessioni rappresenta la realizzazione del mercato interno della commessa pubblica e spero che permetterà miglioramenti sostanziali in termini di efficacia della spesa pubblica e di crescita economica nei prossimi anni”.
La riforma prevede in primo luogo la semplificazione e lo snellimento delle procedure attraverso trattative che permettano alle amministrazioni di rispondere in modo più adeguato alle loro esigenze e al principio del miglior prezzo, alla diffusione dell'elettronica come mezzo di comunicazione e una drastica riduzione degli oneri amministrativi.
In secondo luogo, grazie alla limitazione dei requisiti di capacità finanziaria, verrà favorito l'accesso delle piccole e medie imprese agli appalti pubblici e si attuerà un uso responsabile della commessa pubblica in merito a criteri sociali e ambientali. Infine un’autorità nazionale vigilerà sull'assegnazione e sull'applicazione degli appalti pubblici, combattendo la corruzione e i favoritismi.
La proposta sulle concessioni completa il regime tramite accordi di partenariato tra un ente pubblico e un’impresa privata e si applicherà alle concessioni di servizi, finora non ancora regolate. La normativa vuole assicurare la certezza del diritto e mira a garantire l’accesso effettivo al mercato delle concessioni a tutte le imprese europee, per incentivare lo sviluppo di partenariati pubblici-privati.
La proposta europea prevede quindi la concretizzazione degli obblighi e delle garanzie di base delle amministrazioni che hanno vinto un appalto, la pubblicazione delle concessioni sulla Gazzetta ufficiale dell’UE e chiarimenti riguardanti i ricorsi e le concessioni in corso di esecuzione. Le disposizioni previste non creano oneri amministrativi eccessivi e si applicheranno soltanto alle concessioni con un importo elevato, dove risulta evidente l’interesse transfrontaliero.
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