Novembre d’oro per il turismo in Veneto. Ma il 2012?
Tuttavia le preoccupazioni per il 2012 non mancano.
“Questa è una vera incognita, che dipende da molte variabili. Penso che l’aumento della tassazione in generale e delle materie prime in particolare, carburanti in testa – afferma l’assessore – peserà sui servizi pubblici e sulle capacità di investimento delle imprese, pur a fronte di un impegno imprenditoriale che nel Veneto è stato davvero notevole e ad una offerta già completa e al più alto livello, che stiamo implementando su molti versanti, a partire dall’accessibilità e dalla valorizzazione di un Veneto attrattivo in tutte le stagioni. Tra gli elementi non positivi c’è anche l’attuale e prevedibilmente temporanea mancanza di neve, che è foriera di un avvio d’annata non brillante. In compenso, pur a fronte di una sostanziale stasi del movimento turistico interno italiano, gli ospiti stranieri hanno accresciuto il gradimento”.
Ma veniamo ai numeri. Nel 2007, considerato fino ad ora anno record per presenze turistiche, il totale era stato di 61.528.775 pernottamenti, dei quali 36.114.330 registrati da stranieri e 25.414.445 da italiani. Come detto, invece, da gennaio a novembre del 2011 il totale delle presenze è stato di 61.889.265 presenze: 38.715.325 di ospiti provenienti dall’estero; 23.173.940 dall’Italia.
“Sia in termini assoluti sia percentuali, rispetto allo stesso periodo del 2010 il numero degli italiani è diminuito – osserva Finozzi – mentre è cresciuto quello degli stranieri, con un ottimo recupero dei tedeschi e degli austriaci (che da soli hanno registrato 17.069.702 presenze), una crescita dei turisti provenienti dagli altri principali Paesi europei, un forte aumento degli statunitensi (+11,4%) e la conferma delle potenzialità dei paesi BRIC, in particolare con un + 33,7% i russi, +47,1% i cinesi, +31,9% i sudamericani. In ogni caso – conclude l’assessore – i numeri sono anche ottimi indicatori rispetto alle cose da fare per mantenere al più alto livello il nostro turismo, dove cresce l’attenzione soprattutto per le città d’arte (+10%) e per le strutture di qualità”.