Al via piano per raddoppiare commercio elettronico in Europa
Lo sviluppo del commercio elettronico e dei servizi on-line può portare benefici sul piano economico, sociale e societale. L'economia di internet crea 2,6 impieghi per ciascun posto di lavoro perduto nei settori tradizionali e amplia la scelta dei consumatori anche nelle zone più isolate. I risparmi realizzati grazie ai prezzi inferiori e all'ampia scelta sono stimati a 11 miliardi e 700 milioni di euro, ossia lo 0,12 per cento del PIL europeo. Raggiungendo una quota del 15 per cento del commercio elettronico ed eliminando gli ostacoli al mercato interno, i risparmi per i consumatori potrebbero toccare i 204 miliardi di euro, pari all'1,7 per cento del PIL.
In alcuni Paesi dell'UE il commercio e i servizi on-line potrebbero addirittura coprire il 20% della crescita e della creazione di posti di lavoro netti entro il 2015. Nonostante gli innumerevoli benefici, si rileva che i consumatori e le imprese sono ancora restii ad usare senza remore i servizi on-line, spesso introdotti da regole incerte, offerte poco trasparenti, pagamenti inadeguati e consegne e costose.
Il Commissario per il Mercato interno Michel Barnier, la Commissaria per l'Agenda digitale Neelie Kroes, e il Commissario per la Politica dei consumatori, John Dalli hanno sottolineato che: "Nel contesto difficile che l'Europa sta vivendo, è necessario e urgente sfruttare tutte le possibilità di attività e di creazione di nuovi posti di lavoro. Il piano d'azione che presentiamo creerà nuove opportunità per i cittadini e le imprese, e porterà all'Europa la crescita e l'occupazione di cui ha bisogno. Il piano d'azione mira ad eliminare gli ostacoli che finora hanno frenato lo sviluppo dell'economia europea di internet."
La rete sarà resa più sicura attraverso il ritiro dei contenuti illegali e il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali. Allo stesso tempo gli investimenti si dirigeranno sul wi-fi e sulle infrastrutture fisse di nuova generazione, consentendo lo sviluppo dei servizi informatici remoti, tra cui la nuvola informatica. L'accesso sarà garantito a tutti i cittadini UE isolati o svantaggiati che finora si sentivano frustrati, contribuendo alla coesione del territorio europeo.
La direttiva europea sul commercio elettronico risale al 2000 e contiene regole per agevolare il commercio on-line sotto tutti gli aspetti ed è stata riconosciuta dalle parti interessate che hanno partecipato alla consultazione pubblica organizzata nel 2010. Essa contiene anche disposizioni in materia di protezione dei consumatori: ad esempio, obbliga i prestatori di servizi a indicare il loro indirizzo sui siti internet, garantisce che la pubblicità possa essere facilmente individuata e protegge dagli spam. Tutte queste iniziative rafforzeranno la fiducia dei consumatori che finora si preoccupavano dei contenuti illegali e della cyber criminalità.
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