Riceviamo e pubblichiamo comunicato congiunto
L’intesa - che dà seguito alle buone relazioni sindacali che caratterizzano il settore primario – contiene importanti proposte in materia di semplificazione amministrativa e burocratica, e indicazioni per ridurre la pressione fiscale e contributiva sul lavoro, soprattutto per chi opera in zone che attualmente non usufruiscono di alcun tipo di agevolazione.
Importanti anche le proposte finalizzate a proseguire l’azione di contrasto al lavoro sommerso, irregolare e fittizio, nonché a definire interventi mirati a salvaguardare i livelli occupazionali e a favorire una migliore occupazione nel settore agricolo.
Inoltre, sulla base dell’accordo, le Organizzazioni dei datori di lavoro e dei sindacati ritengono necessario intervenire sulle rigidità burocratiche che rendono difficile l’assunzione di lavoratori extracomunitari e stagionali.
L’Avviso comune sottolinea anche l’importanza di rendere più trasparente il mercato del lavoro in agricoltura e di migliorare il sistema di tutele in favore dei lavoratori del settore.
Ne conseguono soluzioni, quali quelle individuate nel documento, per restituire alla previdenza agricola l’importanza e la dignità che merita, anche mediante una più pertinente organizzazione delle funzioni all’interno dell’Inps, oggi molto carente e spesso problematica. Occorre, peraltro, risolvere alcune criticità interpretative che hanno generato un ingente contenzioso amministrativo e giurisdizionale.
Le Organizzazioni firmatarie hanno chiesto al Governo un incontro con l’auspicio che le sollecitazioni che arrivano in modo congiunto dal mondo agricolo vengano raccolte e tradotte presto in provvedimenti attuativi di carattere legislativo o amministrativo.
CONFAGRICOLTURA, COLDIRETTI, CIA, FEDAGRI-CONFCOOPERATIVE, LEGACOOP-AGROALIMENTARE, AGCI-AGRITAL, FLAI-CGIL, FAI-CISL E UILA-UIL